853 morti e 23.232 i nuovi casi di contagio da “Covid–19“, è questo il dato, non proprio rassicurante, dell’ultimo bollettino epidemiologico, di ieri, in Italia, da Nord a Sud, con molti focolai in corso.
In Basilicata, come segnalato, oggi, dalla task force regionale, si è arrivati a 5.689 positivi, 5.412 all’ultimo aggiornamento, a cui si aggiungono 326 positività di residenti e si sottraggono 46 guarigioni e 3 decessi di residenti, e di questi 5.513 si trovano in isolamento domiciliare.
Inoltre, sono decedute 3 persone, 1 a Potenza, 1 a Calvello e 1 a Matera, per un totale, da inizio pandemia, di 131 vittime.
Sono 176 le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane.
Al “San Carlo” di Potenza 39 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 12 in Terapia intensiva, 32 in Pneumologia e 18 in Medicina d’urgenza.
Al “Madonna delle Grazie” di Matera, 53 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 10 in Terapia intensiva e 12 in Pneumologia.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, nella Basilicata, che, ora, rischia di passare nella zona rossa, sono stati analizzati 144.321 tamponi, di cui 136.109 risultati negativi, come da bollettino epidemiologico qui pubblicato.
Come vedete, le ultime notizie di oggi, mercoledì 25 novembre, continuano a non essere proprio confortanti sia nel nostro Paese che all’estero, con oltre 1 milione e 70mila morti nel mondo.
Un nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) potrebbe essere predisposto nei prossimi giorni, per decidere sulla riapertura delle scuole e sul numero massimo di parenti che si potranno ospitare per il cenone natalizio, cosa non d’obbligo, però, considerato che i contagi sono avvenuti sopratutto in famiglia ed anche nelle scuole, anche per colpa dei trasporti che continuano a fare acqua da tutte le parti, nonostante i contributi consegnati a chi dovrebbe tutelare i propri viaggiatori, invece di aiutare i più bisognosi.
Per questo, si cerca un’intesa europea per le misure a Natale a livello europeo, come, addirittura, la riapertura degli impianti sciistici.
Personalmente, consiglierei anche la riapertura delle discoteche, degli stadi, con qualche crociera all’estero, per completare un’opera di distruzione mondiale, rimasta a metà da una politica in generale che ha pensato ai fatti propri, dopo aver ridotto, negli anni passati, la Sanità nazionale ad un colabrodo.
Si tenga un pò di contegno, perchè, in tantissimi, il Natale lo potranno festeggiare soltanto nel regno dei morti.
Intanto, qualcuno ha annunciato l’arrivo dei vaccini entro il prossimo 2 dicembre, ma non è stato in grado di far arrivare i vaccini normali, in molte città italiane.
Questo, anche in Basilicata, dove ad oggi, nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne“, oramai diventata soltanto commemorativa, e lo vediamo dai tanti violenti, in giro tranquillamente.
Ciò, anche dopo le denunce e le 91 vittime di femminicidio in Italia, nei primi dieci mesi del 2020, una ogni tre giorni, da alcuni dati del rapporto Eures e con qualche centinaia di denunce ad aguzzini, anche in Basilicata.
Rocco Becce
Direttore Editoriale