In Basilicata, ancora violenza, a Potenza e Tito.
Nel capoluogo lucano, la scorsa notte, un 45enne è stato tratto in arresto, condotto in carcere e, poi, dopo l’udienza di convalida, sottoposto ai domiciliari, per aver infierito e danneggiato la porta dell’abitazione del fratello 50enne, per motivi familiari, che, immediatamente, allertando il “112“, ha visto arrivare i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia.
A Tito, invece, dopo anni di persecuzioni, violenze e minacce di morte, una giovane ragazza ha denunciato il suo ex, un 20enne del posto, ristretto nel carcere di Potenza e, a seguito dell’udienza di convalida, sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’apposizione del braccialetto elettronico.
Insomma, due casi gravi e nessuno dei denuncianti è stato ben tutelato dalle leggi in vigore, considerato che, dei due presunti violenti, nessuno è rimasto in carcere, mentre la politica nazionale resta sempre e solo a guardare su casi simili, a centinaia, da Nord a Sud, che, personalmente, non pubblico quasi più perchè potrebbero incitare soltanto a più violenza.
Rocco Becce
Direttore Editoriale