
In Basilicata, a Lavello e Venosa, nel potentino, 3 arresti sono stati eseguiti in flagranza di reato per truffa aggravata, evasione e spaccio di stupefacenti.
Nel primo caso, si tratta di un 22enne del posto resosi responsabile dei reati di truffa aggravata ed evasione.
Le indagini sono scaturite dalla denuncia querela sporta, presso un ufficio di Polizia di Voghera, in provincia di Pavia, da un cittadino che, dopo aver pubblicato su un noto sito online l’avviso relativo alla vendita di un cellulare, aveva ottenuto come attestazione di pagamento la ricevuta di un bonifico bancario per l’importo di 700 euro, risultata essere falsa.
I militari della Stazione di Lavello, fintisi postini, hanno simulato la consegna del telefonino al truffatore che, al momento del ritiro, è stato tratto in arresto.
L’uomo, ora, dovrà rispondere anche del reato di evasione, in quanto all’atto del ritiro del pacco, si trovava fuori dalla propria abitazione, in violazione della misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto per altra causa.
In un altro contesto investigativo, il personale dell’Arma della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venosa, al comando del Maggiore Antonino Di Noia, in flagranza di reato, hanno arrestato un 72enne ed un 41enne, rispettivamente padre e figlio, entrambi del posto, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione antidroga è maturata nel corso di un servizio di controllo del territorio, per prevenire e reprimere i reati specifici.
I Carabinieri, al termine di una perquisizione domiciliare presso un appartamento del centro storico di Venosa, in uso ai due, hanno rinvenuto, all’interno di alcuni pensili della cucina, 53 gr. di cocaina, 89 gr. di hashish, un bilancino di precisione e del materiale per il confezionamento della droga, oltre a 5.800 euro in contante, presunto provento dell’attività di spaccio.
Entrambi gli arrestati, al termine delle attività di Polizia Giudiziaria ed alla luce degli elementi raccolti, sono stati associati presso le carceri di Potenza e Melfi.
La droga, il denaro ed il materiale rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro.
È quanto riportato in un comunicato stampa inviato in redazione dal Comando Provinciale CC di Potenza.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
