Spostare le lancette un’ora in avanti dalle 2.00 alle 3.00.
È quanto dovremmo fare stanotte, tra il 26 e il 27 marzo.
Infatti, si passerà dall’ora solare all’ora legale.
Quindi, purtroppo, dormiremo un’ora in meno, ma servirà per avere più luce e risparmiare sui nostri consumi.
Intanto, sull’abolizione dell’ora legale, l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa che ha scelto di mantenere la suddivisione in fasce orarie tra inverno ed estate.
Al centro della decisione, principalmente il risparmio notevole registrato sui consumi.
Infatti, in Italia, nei 7 mesi di ora legale, si potranno risparmiare almeno 190 milioni di euro.
Un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
In Europa si è discusso, per anni, dell’eventualità di abolire la suddivisione in fasce orarie.
Il Parlamento Europeo aveva approvato la risoluzione legislativa, con 410 voti a favore dell’abolizione.
A promuovere la norma erano Estonia, Finlandia, Lituania e Svezia che non beneficiavano della luce naturale, grazie al cambio dell’ora.
In merito, però, sino ad ora, non si è raggiunta alcuna soluzione.
Redazione