Il “Giorno della Memoria“, designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42esima riunione plenaria, è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno, come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.
In tale giorno del 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento nazista di Auschwitz e a 75 anni da quella data, si celebra la ricorrenza internazionale con tantissime iniziative in Italia e nel mondo.
L’evento è stato ricordato anche in Basilicata, a Potenza, nella mattinata di oggi, lunedì 27 gennaio, presso lo Storico Teatro Comunale “Francesco Stabile“, in piazza Mario Pagano.
Ad organizzare la giornata, la locale Prefettura, d’intesa con l’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, l’UNIBAS e l’Ufficio Scolastico Regionale, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte anche in campi e tra schieramenti diversi.
L’incontro è stato introdotto dal Prefetto di Potenza, dott. Annunziato Vardè che, tra l’altro, ha evidenziato, che “ricordare è necessario, oltrechè doveroso, ed è indispensabile tramandare il ricordo di quei tragici eventi sopratutto alle giovani generazioni, che hanno diritto di conoscere gli orrori di quella triste pagina della nostra storia, come la follia della soluzione finale della questione ebraica, ovvero la deliberazione di alcuni uomini di sterminare altri uomini”.
Tra i tanti presenti, l’arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio, il Dirigente Scolastico Regionale, dott.ssa Claudia Datena, la responsabile della consulta degli studenti della Direzione scolastica regionale, dott.ssa Barbara Coviello e il Presidente del Consiglio Comunale di Potenza, dott. Francesco Cannizzaro.
Un’articolata, appassionata ed apprezzata relazione è stata portata a conclusione dal prof. Ariel Samuel Lewin, docente di storia romana, presso l’Università degli Studi di Basilicata, che ha messo in luce l’orrore del passato, alla presenza di numerose autorità civili e militari ed oltre un centinaio di studenti delle scuole secondarie di secondo grado del capoluogo lucano e provincia.
Inoltre, hanno partecipato i rappresentanti del Liceo Artistico “Giovanni Paolo II” di Maratea, vincitore del primo premio nazionale “I giovani ricordano la Shoah” e del Liceo Artistico “Festa Campanile” di Melfi che ha partecipato alla fase finale della stessa manifestazione.
Redazione