“Con sentenza pubblicata lo scorso 3 gennaio, il TAR Basilicata ha rigettato il ricorso presentato da Zefiro S.r.l. per l’annullamento della determinazione conclusiva della conferenza di servizi del 12 novembre 2018, con la quale il Commissario ad acta ha concluso negativamente il procedimento avviato dalla società per il rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto eolico da realizzarsi in contrada Matine, in prossimità della Masseria fortificata Torre Spagnola, del Parco delle chiese rupestri e del villaggio neolitico”.
In un comunicato stampa inviato in redazione, il tutto viene reso noto dal sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri che, inoltre, spiega quanto segue.
“È stata premiata l’azione del Comune per preservare e tutelare il patrimonio paesaggistico e storico-naturale della città che rischiava di essere aggredito da un parco eolico che prevedeva la realizzazione di 15 aerogeneratori alti quasi 150 metri”.
Una storia infinita che non esiste solo a Matera e dintorni, ma in gran parte della Basilicata e dell’Italia, come da alcuni link e video qui pubblicati tratti da decine di articoli del quale più volte abbiamo anche segnalato a chi ha orecchie da mercante.
https://www.robexnews.it/2019/02/26/pale-eoliche-e-finita-la-pacchia-per-i-gestori-video/
https://www.robexnews.it/2019/08/25/tolve-in-fiamme-una-pala-eolica-sul-posto-i-vigili-del-fuoco/
https://www.robexnews.it/2018/02/17/pale-eoliche-ennesimo-incidente-questa-volta-cirigliano/
Ce ne siamo occupati già da tempo, ma la politica in generale resta ancora soltanto a guardare contro una vergogna che potrebbe essere bloccata.
Pale eoliche inutili che cadono e si incendiano un pò ovunque, pericolose, posizionate su strade, brutte da vedere, rumorose, ma con un sistema collegato che continua ad andare avanti e chi ha autorizzato a piazzarle nei propri terreni, tra l’altro per quattro soldi, non riesce più neanche a dormire la notte o annullarne il contratto siglato forse un pò troppo frettolosamente.
Pensateci meglio, la prossima volta, prima di sottoscriverlo e fatevi consigliare da esperti legali e non da alcuni politici di turno a favore di tale scempi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale