![](https://www.robexnews.it/wp-content/uploads/2019/12/20191213_223223.jpg)
In Puglia, durante due operazioni eseguite oggi, venerdì 13 dicembre, la Polizia di Stato della Questura di Taranto, in collaborazione con le Squadre Mobili di Bari e Brindisi, ha sgominato due gruppi dediti a furti in appartamento, ciclomotori e moto di media e grossa cilindrata, e ricettazione.
Due sono le ordinanze di misure cautelari personali disposte dal GIP presso il Tribunale ordinario di Taranto e dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni, su richiesta dei rispettivi uffici di Procura competenti, nei confronti di due gruppi di persone.
Nove sono gli episodi di furti in appartamento messi a segno a Taranto e provincia e otto i furti di ciclomotori e motoveicoli, ricostruiti dagli investigatori.
In un caso si tratta di due persone di origine barese, un terzo complice è invece indagato a piede libero, con precedenti specifici.
L’attività di indagine, condotta dal personale della sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Taranto è scaturita da alcuni furti in appartamento avvenuti a Taranto, Grottaglie e Leporano, tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019.
Il tutto è stato riscontrato mediante l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e all’analisi di tabulati telefonici.
I tre, in concorso tra loro, hanno sottratto, dall’interno delle autovetture delle vittime, parcheggiate presso i centri commerciali della provincia, “Iperfamila“, “Ipercoop” e “Auchan“, documentazione varia dalla quale era possibile ricavare gli indirizzi di residenza dei proprietari e le chiavi delle loro rispettive abitazioni, per, poi, introdursi ed impossessarsi di denaro contante, oggetti in oro e anche di diamanti.
A seguito di un’altra attività di indagine, gli agenti della Squadra Mobile di Taranto ha individuato un maggiorenne e due minorenni, tutti di Taranto, che sono indagati per furto di ciclomotori di marca Piaggio Liberty, Vespa, Medley e moto di media e grossa cilindrata Honda SH 150, BMW G5 1200, BMW 650, SUZUKI SV 650, oltre che di ricettazione.
L’attività investigativa di quest’altra operazione è scaturita da alcuni episodi di furto di motociclette avvenuti proprio a Taranto nei mesi scorsi di settembre ed agosto, accertati grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati in prossimità dei luoghi di sottrazione e sui social network, dove gli autori erano ritratti proprio su alcuni mezzi rubati, oltre al ritrovanento ed al sequestro di attrezzature da scasso utilizzate durante i furti.
L’unico maggiorenne coinvolto è stato condotto in carcere, mentre nei confronti dei due minori è stato disposto l’accompagnamento presso l’Istituto Penale Minorile di Bari.
Tutti i dettagli delle due distinte operazioni di Polizia, sono stati forniti durante una conferenza stampa svoltasi intorno alle ore 11.00 di oggi, presso gli Uffici della Squadra Mobile di Taranto. come informato dal Vice Questore Aggiunto, dott.ssa Ilaria Grippa.
Ieri, invece, i Falchi della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto il pregiudicato tarantino 30enne, Stefano De Lisi e la cognata 33enne, Rita Scialpi, per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Da qualche giorno, i poliziotti, nel corso di servizi di osservazione presso l’abitazione del pusher del Quartiere Tamburi, avevano registrato un notevole traffico di giovani tossicodipendenti che si alternavano presso l’appartamento e notato che il pregiudicato, sopratutto di mattina, usciva di casa e, con un grosso scooter, si allontanava, probabilmente per approvvigionarsi della quantità di sostanza stupefacente da spacciare nel corso della giornata.
Così, i poliziotti hanno deciso di porre fine all’illecita attività, aspettandolo all’interno del condominio da.
Dopo una breve attesa, il 30enne pregiudicato, tornato a bordo del grosso scooter, è stato, con sua grande sorpresa, fermato opponendo resistenza al controllo e tentando la fuga.
L’operazione di polizia, già resa difficoltosa dal violento comportamento del 30enne, si è complicata oltremodo a causa dell’intervento dei familiari, i quali, scesi in strada, hanno cercato in tutti i modi di sottrarre lo spacciatore al fermo.
Con l’ausilio di altri equipaggi dei Falchi, l’uomo è stato definitivamente bloccato e perquisito.
In suo possesso sono stati trovati due involucri di cellophane, il primo contente 102 grammi di eroina in pietra ed il secondo 31 grammi di cocaina.
Con l’ausilio dell’unità cinofila di Brindisi, gli agenti hanno iniziato un’accurata ispezione del condominio, recuperando nell’abitazione della cognata, 16 grammi di droga, di tipo hashish, divisi in due piccoli panetti, ancora da suddividere in dosi.
In uno stanzino che era nella disponibilità del pusher fermato, sono stati poi trovati anche 17 candelotti esplodenti della lunghezza di circa 13 cm., il tutto posto sotto sequestro insieme a banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività illecita di spaccio.
Al termine delle operazioni, i due sono stati accompagnati negli uffici della Questura e, in seguito, trasferiti presso il locale carcere, come segnalato in redazione dal Vice Questore Aggiunto, dott.ssa Ilaria Grippa.
Inoltre, il personale della Sezione Volante ha denunciato in stato di libertà due fratelli tarantini di 23 e 17 anni per tentato furto aggravato in concorso tra loro.
I poliziotti, su disposizione dei colleghi della Sala Operativa 113, si sono diretti in via Japigia, nei pressi di un distributore automatico aperto h24, dove era stato segnalato un furto.
Sul posto gli agenti hanno notato poco distante due persone che discutevano animatamente e insospettitisi dalla strana circostanza li hanno fermati.
I due, accertato poi essere fratelli, entrambi senza documenti d’identità, non hanno saputo fornire una convincente spiegazione circa la loro presenza sul luogo e sono stati così accompagnati negli Uffici della Questura.
Poco distante dall’attività commerciale, i poliziotti hanno riscontrato che il grosso lucchetto in acciaio posto a chiusura del contenitore di raccolta del denaro era stato tagliato nella parte centrale, trovando poi all’interno del cestino porta rifiuti una grossa tronchese occultata sotto una coperta.
Dai successivi accertamenti, con l’ausilio anche delle immagini di videosorveglianza del negozio, gli investigatori hanno avuto modo di accertare che i due avevano tagliato il lucchetto allo scopo di impossessarsi del denaro contenuto all’interno di uno dei distributori.
Dopo le formalità di rito, sono stati denunciati in stato di libertà.
Donatina Lacerenza
Collaboratore
![](https://www.robexnews.it/wp-content/uploads/Immagine-WhatsApp-2024-02-14-ore-13.38.36_f44236272.gif)