1,2 chilogrammi circa di cocaina; 2,7 chilogrammi circa di hashish, suddivisi in 27 panetti; 125 grammi di marijuana; 2 fucili; 5 pistole, tra revolver e semiautomatiche; circa 5mila proiettili di vario calibro; 4,5 chilogrammi di materiale esplodente, costituito da diversi ordigni e manufatti esplosivi, completi di miccia; un giubbotto anti proiettile e diverse banconote false.
È questo il materiale rinvenuto e posto sotto sequestro durante un intervento sul territorio della Polizia di Stato portato a termine nelle ultime ore in Basilicata, a Bernalda, in provincia di Matera.
Ad eseguire l’operazione, le Squadre Mobili delle Questure di Matera e Potenza, guidate rispettivamente dai dott. Fulvio Manco e Donato Marano, che hanno scoperto una vera e propria base logistica della criminalità organizzata lucana.
Questo è avvenuto a seguito di indagini coordinate dalla DDA (Direzione Investigativa Antimafia) della Procura della Repubblica di Potenza, diretta dal dott. Francesco Curcio.
Diverse sono state le perquisizioni locali e personali, eseguite con l’ausilio di unità cinofile e artificieri della Polizia di Stato, che hanno consentito questo risultato, dopo gli ultimi fatti di sangue accaduti nel materano e nella costa jonica.
In flagranza di reato, come informa una nota stampa giunta in redazione, sono finiti agli arresti Vincenzo Porcelli, di 46 anni, condotto in carcere, la moglie 54enne, Susanna Ditaranto e la 56enne Beniamina Carbone, poste ai domiciliari, quest’ultima proprietaria dell’abitazione situata di fronte a quella del Porcelli, consapevolmente concessa in uso all’uomo per l’occultamente sia della ricca santabarbara che della gran parte della sostanza stupefacente rinvenuta.
Inoltre, le forze dell’ordine hanno proceduto anche al fermo di Polizia Giudiziaria del cittadino straniero, di origine albanese, Kostantin Beshiri, di 54 anni, dimorante a Bernalda e tradotto in carcere.
L’uomo, due sere prima, aveva consegnato parte della droga rinvenuta nell’abitazione dei coniugi Porcelli-Ditaranto, occultata precedentemente in un’intercapedine ricavata dietro il box della sua doccia.
Intanto, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, dott.ssa Angela Rosa Nittis, nella giornata di ieri, ha convalidato i provvedimenti precautelari.
Infatti, ha disposto la custodia in carcere e ai domiciliari dei quattro indagati, mentre altri sviluppi, in merito, potrebbero esserci già nei prossimi giorni, considerato le bocche cucite, su quanto accaduto in queste ore, da parte degli investigatori.
AGGIORNAMENTO
Nelle ultime ore un altro provvedimento di fermo in carcere è stato eseguito nei confronti del 27enne Joxhens Beshiri, cittadino di origine albanese, dimorante a Bernalda.
L’uomo è ritenuto concorrente, insieme al padre Kostandin Beshiri, già sottoposto a fermo, di detenzione illegale di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, di tipo cocaina e marijuana.
Quest’ultimo aveva consegnato a Vincenzo Porcelli e ad altri pusher del posto, per la sostituzione, una partita di droga di pessima qualità.
Rocco Becce
Direttore Editoriale