CRONACA – VARESE, CONFISCATI DALLA GDF OLTRE 170MILA EURO A DIPENDENTE DI UNA SOCIETÀ POSTALE – Finanzieri della Guardia di Finanza di Varese hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca, per un valore pari a 177.000 euro, nei confronti di una ex dipendente di una società di servizi postali e raccolta risparmio, condannata dal Tribunale di Busto Arsizio per essersi indebitamente appropriata di risparmi accumulati nel tempo da molteplici pensionati del saronnese. Le indagini svolte dalla Compagnia Guardia di Finanza di Saronno con il coordinamento della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno permesso, dopo puntuali e scrupolosi riscontri, di ricostruire le illecite operazioni di prelevamento di denaro da diversi libretti di risparmio. In particolare si evidenzia come la condannata abbia agito con funzioni di “Specialista Commerciale Finanziaria” risultando dunque incaricata di pubblico servizio avendo per ragione del suo servizio la disponibilità materiale dei libretti di risparmio/conti corrente intestati ai clienti del proprio ufficio. Le vittime sono per lo più persone anziane, vedove e comunque soggetti non in grado di gestire in completa autonomia il proprio portafoglio finanziario, nei cui confronti la consulente infedele aveva instaurato un rapporto di fiducia talmente radicato da essere considerata dalle parti lese stesse come una persona di assoluta affidabilità e da consentirle, in taluni casi, di poter frequentare le loro dimore. Il denaro fraudolentemente prelevato veniva in parte utilizzato per condurre uno stile di vita ben al di sopra delle proprie possibilità ed in parte trasferito su conti e prodotti finanziari riconducibili a sé e ai propri familiari. La sleale promotrice aveva inoltre attivato alcune polizze con il solo fine di raggiungere gli obiettivi commerciali aziendali ed ottenere conseguentemente un premio di produttività maggiore. La Corte d’Appello di Milano, confermando parzialmente quanto già disposto in primo grado dal Tribunale di Busto Arsizio, ha dunque condannato la consulente alla pena rideterminata di anni 3 e mesi 6 di reclusione ed ha applicato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici in perpetuo disponendo altresì il risarcimento danni in favore della parte civile della società di investimenti finanziari e spedizioni quale parte civile. In esecuzione della sentenza passata in giudicato, le Fiamme Gialle hanno confiscato le somme di denaro. PARMA, CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE, IMPRENDITORE DENUNCIATO DALLA GDF. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito una verifica fiscale nei confronti di un’impresa attiva nella produzione nonchè nella vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti ortofrutticoli. L’attività ispettiva, condotta dal Gruppo di Parma, ha interessato i periodi d’imposta dal 2016 al 2021 durante i quali l’impresa controllata, avente sede operativa in città, ha svolto anche l’attività di compravendita di autovetture e il commercio al dettaglio di tabacchi e generi di monopolio. I preliminari approfondimenti hanno consentito di rilevare l’omessa dichiarazione dei redditi, per l’anno 2016, da parte del titolare della ditta individuale nonché un’incoerenza tra le dichiarazioni fiscali e la sua capacità di spesa, con particolare riferimento all’acquisto di 4 immobili e di un’autovettura di lusso Porsche 997, all’acquisizione di un’azienda titolare di licenza per la vendita di tabacchi nonchè al leasing finanziario di una Ferrari F142. I successivi accertamenti sono stati eseguiti anche mediante indagini finanziarie che hanno permesso di ricostruire una cifra d’affari ben più ampia di quanto dichiarato all’Erario. In particolare, all’esito delle attività di verifica fiscale sono stati ricostruiti ricavi non dichiarati per più di € 1.500.000,00 e Iva evasa pari a oltre € 330.000,00, derivanti anche dalla vendita di autovetture omettendone la fatturazione. In conclusione, l’imprenditore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di dichiarazione fiscale infedele. VITERBO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 7 MILIONI DI EURO E DISPOSTE 2 MISURE CAUTELARI. I finanzieri del Nucleo P.E.F di Viterbo all’esito di specifiche indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Viterbo, nell’odierna mattinata, hanno dato esecuzione presso le città di Viterbo, Roma, Latina e Bologna. ad un decreto di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, per oltre 7 milioni di euro di IVA. Il provvedimento, adottato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Viterbo, su richiesta della locale Procura, riguarda l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti perchè emesse da società, per lo più cooperative, create ad hoc per porre in essere la frode. In particolare, le investigazioni delle Fiamme Gialle viterbesi avrebbero disvelato, nel settore della Logistica, una frode all’IVA, mediante l’interposizione di 7 società, allo scopo di far gravare sulle stesse degli obblighi tributari e previdenziali senza poi adempierli. Tale condotta fraudolenta, ha consentito alle società principali di trasformare il costo del lavoro in materia imponibile, sottraendola all’imposizione soprattutto in materia di I.V.A. Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini, sarebbe stato accertato, secondo la tesi accusatoria, anche un metodo finalizzato allo sfruttamento degli operai impiegati per la consegna dei prodotti, obbligati a sottoscrivere contratti non a norma e a svolgere turni di lavoro estenuanti. Tra i beni sequestrati risultano anche 1 milione e mezzo di euro circa in contanti, rinvenuti durante una perquisizione domiciliare presso uno degli indagati, grazie al fiuto di un cane. Le misure cautelari consistono nell’obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per i 2 principali indagati. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI. I Carabinieri del Comando Piazza Venezia, con il supporto dei militari della Compagnia Speciale di Roma, hanno messo in atto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori e dell’abusivismo commerciale, in tutta l’area archeologica del Colosseo. L’attività rientra nell’ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. I militari hanno sorpreso 13 persone, tutte prive di autorizzazioni, mentre cercavano di procacciare turisti, offrendo la vendita di tour guidati per il Colosseo. I militari hanno fatto scattare per tutti le sanzioni amministrative, per un totale di 6.500 euro ed hanno provveduto a sequestrare i badge e tutto il materiale pubblicitario rinvenuto. Inoltre, i militari hanno notificato a tutti i sanzionati l’ordine di allontanamento dall’area per le successive 48 ore. Infine, un cittadino australiano di 47 anni è stato denunciato a piede libero, poichè è stato sorpreso dai militari mentre pilotava un drone nell’area, su cui vige il divieto di sorvolo. COLLEFERRO, UN ARRESTO ESEGUITO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato una 18enne di Colleferro gravemente indiziata dei reati di lesioni personali aggravate e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. La notte tra domenica e lunedì, alcune chiamate giunte al “112” richiedevano intervento a seguito di un accoltellamento in strada, nel centro cittadino. Giunti sul posto, i Carabinieri della Radiomobile e quelli della Stazione di Valmontone hanno trovato un 26enne ferito all’altezza della spalla, subito soccorso da personale del “118” e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro dove è stato medicato e poi dimesso con prognosi di 7 giorni. Dagli immediati accertamenti eseguiti dai Carabinieri è emerso che l’uomo, nei pressi di un locale dove erano presenti altre persone, sarebbe stato avvicinato dall’indagata, in apparente stato confusionale, che gli avrebbe chiesto il prestito del telefono per effettuare una chiamata, ma al rifiuto del 26enne, la ragazza si sarebbe prima allontanata e poi sarebbe tornata avvicinandosi alle spalle, sferrandogli improvvisamente un colpo alla gola, con un oggetto contundente, prontamente schivato dal giovane che, però, riportava una ferita da taglio sulla spalla destra. I Carabinieri di Colleferro, grazie alla descrizione dei fatti fornita dalla vittima e dai testimoni e all’analisi delle immagini di videosorveglianza dell’area interessata, dopo pochissimi minuti hanno rintracciato la ragazza nei pressi del suo domicilio, accompagnandola in caserma dove ha avuto una reazione scomposta anche nei confronti dei militari, minacciandoli e spintonandoli. La 26enne è stata portata nel carcere di “Rebibbia“, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, cielo poco nuvoloso per sottili velature, foschie e locali banchi di nebbia fino al primo mattino in pianura. Nubi basse in Liguria. Cielo in prevalenza sereno su tutte le regioni, foschie e locali nebbie sull’entroterra toscano di notte e al mattino. Condizioni anticicloniche con stabilità e cielo sereno, pur con isolate e innocue nubi sulle coste tirreniche. Le temperature saranno ancora in rialzo, tra i 26 e 32 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale