CRONACA – COMO, SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI ESEGUITO DALLA GDF – Prosegue incessante l’impegno della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Como, volto alla tutela della sicurezza urbana e della legalità economico-finanziaria nonchè alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di lavoro sommerso. L’attività è stata svolta, insieme ai funzionari dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Como e dell’A.T.S. Insubria, tramite l’impiego di pattuglie in uniforme e in abiti civili ed ha permesso di controllare ben 28 esercizi pubblici, tra cui ristoranti, mini-market e strutture ricettive, e posteggi presso le aree mercatali del centro città e dell’hinterland comasco, accertando le seguenti violazioni. 4 mancate esposizioni dei prezzi praticati; 1 mancato pagamento del canone rai e l’assenza dei cartelli del divieto di fumo, oltre che carenze igienico sanitarie, strutturali e di tracciabilità di prodotti alimentari presso un’attività di ristorazione con la notifica delle relative prescrizioni; 1 accertamento di carenze strutturali, manipolazione alimenti e igienico-sanitarie presso un negozio di alimentari, con conseguente sequestro amministrativo di oltre 242 kg. di alimenti e sospensione dell’attività commerciale fino al ripristino delle non conformità rilevate; 3 mancate memorizzazioni dei documenti commerciali e 1 omessa installazione del registratore di cassa e 6 lavoratori in nero; 2 accertamenti di vendita abusiva su area pubblica con il contestuale sequestro amministrativo della merce in vendita, in particolare, presso la “Fiera del Giovedì Santo“, si è reso necessario il sequestro di più di 500 prodotti alimentari posti in vendita abusivamente da attività commerciale diversa rispetto a quella assegnataria del posteggio; 2 notifiche di ordini di allontanamento dalle aree mercatali. Infine, sono stati effettuati 167 controlli in merito al pagamento dei tributi locali relativi alla fiera. FERRARA, ILLECITI CONTRO IL “REDDITO DI CITTADINANZA“. INDIVIDUATE 17 PERSONE CHE PERCEPIVANO IL SUSSIDIO SENZA AVERNE DIRITTO. I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, nell’ambito della sistematica azione di contrasto all’indebita percezione di risorse pubbliche, in sinergica collaborazione con l’INPS, hanno individuato, da inizio anno, 17 persone, in prevalenza stranieri, che hanno illecitamente ottenuto il reddito di cittadinanza, utilizzando dichiarazioni e/o documenti falsi. Il danno accertato per le casse dello Stato, ammonta a circa 130.000 €. Andando nel particolare, sono 11 i cittadini stranieri, nigeriani e rumeni, tutti residenti a Ferrara, denunciati per aver falsamente autocertificato, nelle istanze prodotte tramite vari centri di assistenza fiscale, di essere da lungo periodo di tempo residenti in Italia, per ottenere il sussidio. La normativa, infatti, richiede, per i cittadini stranieri, la sussistenza di un doppio requisito per ottenere il reddito di cittadinanza: la residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio erogato, e il possesso della cittadinanza di un Paese U.E. o di un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo, per gli extra comunitari. Tra le persone controllate che hanno illecitamente percepito la misura di sostegno, alcune risultano presenti in Italia da non più di un anno e mezzo. Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Ferrara, gli 11 percettori sono stati segnalati all’INPS per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate, che ammontano ad una somma complessiva di circa 55.000 €, e di altre, richieste, ma non ancora incassate per circa 14.000 €. Gli altri 6 casi di indebite percezioni del sussidio accertate in provincia, tutti segnalati all’Autorità Giudiziaria, riguardano ulteriori fattispecie, diverse da quella del requisito della residenza decennale, ma sempre viziate all’atto della presentazione delle domande, da dichiarazioni non veritiere, sono 2 italiani e 2 pakistani che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza non dichiarando l’effettivo reddito e il patrimonio del rispettivo nucleo familiare di riferimento né la composizione di quest’ultimo, un italiano condannato per spaccio di sostanza stupefacenti, reato, per il quale, in caso di condanna definitiva è espressamente prevista l’esclusione per l’accesso alla misura di sostegno, e in ultimo un nigeriano che ha falsamente dichiarato essere disoccupato, ma in realtà risultava essere titolare di partita IVA. BLITZ ANTIDROGA DELLA GDF TRA CIVITANOVA MARCHE E TOLENTINO, SEQUESTRATI QUASI 1 CHILO DI HASHISH E OLTRE 80 GRAMMI DI COCAINA. UN ARRESTO E UNA DENUNCIA A PIEDE LIBERO. Nell’ambito dei servizi di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti, con particolare riguardo a quelli connessi all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti, ulteriormente rafforzati a seguito di quanto concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i militari della Compagnia di Civitanova Marche hanno dato esecuzione ad una serie di attività di controllo nei punti nevralgici della città costiera. In particolare, nel corso di un primo dispositivo messo in azione nei pressi della stazione ferroviaria di Civitanova Marche, i finanzieri hanno sottoposto a controllo un giovane italiano, insistentemente segnalato dal cane antidroga “Hanima”. L’uomo è stato trovato in possesso di 54 grammi di hashish e di 320 euro in denaro contante, ritenuti proventi del reato di spaccio e, pertanto, sottoposti a sequestro, unitamente alla sostanza stupefacente, in quanto non adeguatamente giustificati sulla base dell’assenza di redditi dichiarati, come rilevato alle banche dati in uso al Corpo. Il giovane, 20enne, è stato, quindi, denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Con un secondo dispositivo di intervento, le Fiamme Gialle civitanovesi, sulla base di circostanziati elementi informativi acquisiti nel corso di ulteriori indagini, hanno dato esecuzione, durante la notte, ad una perquisizione all’interno di un’abitazione situata a Tolentino, ritenuta essere frequentato per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Effettivamente, la perquisizione condotta all’interno dell’appartamento ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, in particolare 869 grammi di hashish e 86 grammi di cocaina. Il pusher occupante l’immobile, un uomo di nazionalità senegalese, è stato tratto in arresto e, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, è stato posto agli arresti domiciliari. L’AQUILA, ESEGUITA DALLA GDF UNA MISURA CAUTELARE IN CARCERE PER USURA ED ESTORSIONE. La Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, sempre vigile sulla tutela della sicurezza dei cittadini e nel monitoraggio dei reati contro la persona, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, ha dato, nelle prime ore della mattinata, esecuzione a una misura cautelare personale nei confronti di una persona, di etnia rom, residente nel comune marsicano gravata da precedenti penali specifici e condanne relative ai medesimi crimini. Inoltre, nell’ambito dell’indagine, è stata eseguita una perquisizione locale presso lo studio di un noto legale operante nella marsica. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere rappresenta l’esito di una complessa attività di investigazione portata avanti dalle Fiamme Gialle avezzanesi anche attraverso l’utilizzo di indagini tecniche. In particolare, l’attività d’indagine trae origine da altra attività di Polizia Giudiziaria che ha portato in carcere, nel corso del mese di dicembre 2022, un familiare dell’attuale indagato per i medesimi reati. Come accertato dalle indagini in corso, un imprenditore locale era sottoposto al pagamento di interessi usurari, che hanno toccato punte fino al 800% annuo e che hanno visto un capitale iniziale di euro 90.000,00 arrivare a somme esorbitanti. L’imprenditore, ormai esasperato dalle continue richieste di interessi illegali, ripetutamente calcolati sulle stesse somme costituenti interessi, veniva sottoposto a continue e martellanti pressioni psicologiche da parte dell’arrestato. PISTOIA, GDF, POLIZIA MUNICIPALE ED AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI INTERVENGONO PRESSO UNA RIVENDITA DI PRODOTTI DA FUMO NON IN REGOLA. La Guardia di Finanza di Pistoia, nell’ambito delle proprie funzioni di Polizia Economico-Finanziaria, ha fornito il proprio qualificato ausilio, procedendo anche ad autonomi ulteriori riscontri, al locale Nucleo Commerciale della Polizia Municipale ed all’Agenzia delle Dogane e Monopoli – Ufficio Monopoli Toscana di Firenze impegnati in un intervento congiunto, presso una rivendita di prodotti da fumo e Monopoli di Stato presente sul territorio comunale. La rivendita era monitorata da tempo dalle tre amministrazioni, per profili di rispettivo interesse istituzionale, e l’intervento coordinato ha consentito ai diversi Enti, per le materie di propria competenza, di contestare al titolare una serie di violazioni amministrative e penali. Durante l’operazione sono stati rinvenuti ingenti quantità di prodotti liquidi da inalazione, con e senza nicotina, posti in vendita sugli scaffali per un totale di circa 3.300 confezioni che il titolare non poteva vendere, in quanto non in possesso della prevista licenza rilasciata dai Monopoli di Stato. Per questo motivo la merce è stata sottoposta a sequestro penale, il titolare deferito all’Autorità Giudiziaria competente e, nei prossimi giorni, verrà quantificata l’entità della sanzione amministrativa prevista in questi casi. Il relativo procedimento penale è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della persona indagata, in uno con la fondatezza dell’ipotesi d’accusa, sarà vagliata nel corso delle successive fasi processuali. Il Gruppo Guardia di Finanza di Pistoia, inoltre, ha rilevato che nell’esercizio commerciale erano stati posti in vendita prodotti privi delle informazioni in lingua italiana, in violazione del “Codice del Consumo”. Pertanto, si è proceduto al sequestro di 9.088 sigarette elettroniche, vaporizzatori e resistenze irregolari ed alla segnalazione del responsabile alla Camera di Commercio di Prato-Pistoia, per l’irrogazione della relativa sanzione amministrativa, che potrà arrivare nel massimo a 25.823 euro. La Polizia Municipale ha, infine, verificato, l’assenza della prevista licenza di vendita rilasciata dal Comune, così 4mila pezzi di prodotti di tabaccheria sono stati sequestrati e al titolare è stata contestata una sanzione di 5mila euro. RIETI, IN MALATTIA VA A VEDERE LA PARTITA, DIPENDENTE ASSENTEISTA DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA DENUNCIATO DALLA GDF PER TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELLO STATO. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Rieti ha concluso un’attività di indagine d’iniziativa in materia di legalità nella Pubblica Amministrazione, all’esito della quale è stato accertato che un lavoratore dipendente di una società a partecipazione pubblica, esercente un servizio di pubblica utilità, pur risultando assente dal servizio per malattia, si era recato all’estero per assistere ad una partita di calcio della squadra del cuore impegnata nelle “Coppe Europee”. L’infedele lavoratore è stato, così, deferito alla locale A.G. Le successive indagini delegate, svolte confrontando l’esito dell’esame dei tabulati telefonici dell’utenza mobile in uso al denunciato, le liste di imbarco dei voli da e verso il Paese estero, in cui lo stesso si era recato, nonchè l’elenco degli acquirenti dei ticket per assistere all’evento calcistico internazionale, hanno consentito di confermare l’esistenza delittuosa a suo carico, individuando, quale parte offesa dal reato, la Società Pubblica che aveva retribuito allo stesso le giornate di “assenza per malattia”. Trattandosi di una società a partecipazione pubblica esercente un servizio di pubblico interesse, si è ipotizzato il reato di truffa aggravata e quello di falso per induzione nell’emissione della certificazione per malattia. Al termine delle indagini di Polizia Giudiziaria, la Procura della Repubblica reatina, ha ritenuto che gli elementi acquisiti fossero sufficienti per l’emissione di un avviso di conclusione delle indagini con contestuale Informazione di garanzia e di difesa nei suoi confronti. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
FRASCATI E ROMA, STRETTA DEI CARABINIERI CONTRO LO SPACCIO DI DROGA A TOR BELLA MONACA E TOR VERGATA CON 5 PERSONE IN MANETTE. SEQUESTRATI 56 CHILI DI DROGA. Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Frascati, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito mirati blitz antidroga presso le note piazze di spaccio nei quartieri della periferia Est della Capitale di Tor Bella Monaca e Tor Vergata. In manette sono finite 5 persone e sequestrati 56 chili di droga, tra hashish e marijuana. Nella serata di ieri, nel corso di un controllo, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati, in via Bitritto, all’interno dell’abitazione di una coppia di romani, rispettivamente di 70 e 59 anni, hanno rinvenuto ben 50 chili di marijuana e 6 chili di hashish, contenuti all’interno di un borsone. Dopo l’arresto i due sono stati condotti in caserma mentre, la droga è stata sottoposta a sequestro. In una nota piazza di spaccio di via Giovanni Battista Scozza, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno, poi, arrestato un 31enne romano, notato aggirarsi in modo sospetto. I militari nel tentativo di fermarlo sono stati colpiti più volte dall’uomo con calci e pugni, nel tentativo di sottrarsi al controllo. Una volta messo in sicurezza è stato perquisito e trovato in possesso di 8 dosi di cocaina, della somma contante di 120 euro e di un coltello a serramanico della lunghezza di 24 cm. La droga, il denaro e il coltello sono stati sequestrati e il 31enne condotto in caserma, dovrà rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale. In via Casilina, nei pressi della fermata della metro “C”, fermata Giardinetti/Torre Maura, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno arrestato un cittadino straniero di 33 anni, disoccupato e con precedenti. Lo straniero è stato notato aggirarsi, fermato per un controllo e trovato in possesso di 10 dosi di eroina del peso di circa 9 grammi. Infine, in via Sant’Elpidio a Mare, in località Corcolle, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 30enne romano, senza fissa dimora e con precedenti, notato mentre spacciava dal finestrino di una utilitaria. I militari dopo aver assistito allo scambio sono intervenuti bloccandoli entrambi. A seguito della perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish e della somma contante di 280 euro, ritenuto provento della pregressa attività di spaccio mentre, l’acquirente è stato identificato e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, quale assuntore. Tutti gli arresti sono stati convalidati. OSTIA, UN ARRESTO ESEGUITO DAI CARABINIERI. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione a un’ordinanza del GIP che ha disposto gli arresti domiciliari per un 64enne italiano. L’uomo è gravemente indiziato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, truffa, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed occupazione abusiva di immobili. Nello scorso mese di gennaio, l’indagato era stato destinatario di una misura cautelare personale, nell’ambito di una indagine della D.D.A., in quanto gravemente indiziato di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., con l’aggravante di aver agevolato le famiglie Fasciani e Spada, mettendo a disposizione i locali, ubicati nel quartiere Nuova Ostia, per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantità di stupefacenti. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere nuovi indizi di colpevolezza a suo carico in ordine alla sussistenza, tra l’altro, di una condotta estorsiva posta in essere nei confronti di un lavoratore, colpevole di aver richiesto la retribuzione spettante per una giornata di lavoro. Nel dettaglio, l’indagato nei pressi dei locali occupati di via delle Ebridi, in pieno giorno, su pubblica via e alla presenza di residenti, lo avrebbe prima minacciato verbalmente e con l’utilizzo di un’arma da taglio e poi colpito con una sedia in metallo, cagionandogli un profondo taglio cutaneo alla schiena. La condotta è stata ritenuta aggravata dal metodo mafioso, poichè idonea ad esercitare sulla vittima la particolare coartazione e l’intimidazione proprie delle organizzazioni mafiose, nonché in grado di consolidare la reputazione criminale dell’uomo, di potenziare il suo controllo del territorio e delle attività economiche ivi ubicate, di accrescere la sua influenza e il modo in cui la stessa viene percepita dai residenti, anche in virtù dei legami personali e parentali con la criminalità organizzata operante sul litorale laziale. I militari del Nucleo Investigativo hanno raccolto, altresì, gravi elementi indiziari a suo carico in ordine alla commissione di una truffa in danno di una nota casa di produzione cinematografica, impegnata nelle riprese di una fiction sulla criminalità del litorale, a cui l’uomo, per la realizzazione di alcune scene, avrebbe locato, pur essendone occupante abusivo, i 5.000 mq. di locali di proprietà dell’ATER siti in via delle Ebridi, ricevendo compensi in denaro per oltre 9.000 euro. Nell’ambito dello sfruttamento economico dei beni pubblici occupati, il 64enne avrebbe anche favorito l’immigrazione clandestina, concedendo in locazione onerosa a soggetti irregolari sul territorio nazionale uno degli immobili da lui in precedenza abusivamente gestiti. Le indagini, hanno consentito di individuare elementi indiziari in ordine all’invasione e conseguente occupazione abusiva da parte dell’uomo e della sua compagna, di un altro appartamento situato nel complesso residenziale, in via delle Azzorre, di cui il Gip ha disposto il sequestro preventivo, in attesa della restituzione all’Ente gestore, Comune di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, tempo instabile su Triveneto e Lombardia, con rovesci e temporali sparsi, in estensione anche al Nord Ovest entro il pomeriggio. Nubi irregolari al mattino, poi, nel pomeriggio instabile con rovesci e temporali sparsi, specie su aree appenniniche e collinari. Nubi irregolari al mattino, poi nel pomeriggio instabilità con temporali in Appennino, Molise e Puglia. Come segnalato da “3B Meteo“, le temperature saranno stazionarie, massime tra i 14 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale