CRONACA Sono due le vittime durante un incidente avvenuto in Emilia Romagna, in una gara automobilistica al “Rally dell‘Appennino Reggiano“. Durante il percorso, secondo la ricostruzione dei Carabinieri di San Polo d’Enza, sembra in una parte non transennata, un veicolo ad alta velocità ha perso il controllo travolgendo e uccidendo gli spettatori. È accaduto verso le ore 10.00 a Riverzana di Canossa. Su un tratto rettilineo, una Peugeot 208 è uscita dal circuito e, a causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa, si è staccata dal suolo finendo su una vicina collinetta dove si trovava il pubblico, investendo mortalmente i due. I due dell’equipaggio sono, invece, rimasti illesi. La gara è stata sospesa e annullata, mentre sul caso è stata aperta un’inchiesta. Nel Lazio, nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro sono dovuti intervenire al Policlinico “Umberto I°” per un paziente ricoverato che aveva dato in escandescenze, inveendo contro il personale sanitario e mandando in frantumi la vetrata di un reparto. L’uomo, un 37enne senza fissa dimora nato a Roma, con precedenti, era ricoverato dal 15 agosto scorso per una lussazione ad una spalla, in attesa di un intervento chirurgico programmato ma quando i medici gli hanno comunicato lo slittamento di un giorno dell’operazione, è andato su tutte le furie, iniziando a dimenarsi, inveendo contro il personale dell’ospedale, fino ad arrivare ad infrangere una vetrata del reparto che gli ha causato una profonda ferita ad un braccio. È stato richiesto l’intervento dei Carabinieri per riportare la situazione alla calma, ma all’arrivo dei militari, il 37enne si è scagliato anche contro di loro, tentando di aggredirli e sputando nella loro direzione. Nei suoi confronti è scattata, così, la denuncia a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I Carabinieri di Roma hanno avviato una serie di controlli congiunti con i militari della Stazione Forestale di Roma e con il personale specializzato dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, finalizzati al controllo dei cantieri edili insistenti nel territorio di competenza. In questo contesto, nel corso di una delle ispezioni effettuate ieri, i militari hanno constatato che in un cantiere della zona di Casalbertone, il titolare di un’azienda edile, un cittadino polacco di 53 anni, stava operando lavori sfruttando la manodopera di 5 cittadini stranieri risultati in nero. Durante le verifiche, inoltre, è emerso che 3 di questi erano anche sprovvisti di permesso di soggiorno, motivi per cui, oltre alla maxi-sanzione amministrativa dell’importo di 14.600 euro, nei confronti dell’uomo è scattata anche una denuncia a piede libero. Un altro saltafila individuato e sanzionato dai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro. Si tratta di un cittadino del Bangladesh di 38 anni, incensurato, che si era posizionato nei pressi del percorso che porta all’ingresso dei Musei Vaticani, a caccia di turisti a cui proporre la sua intermediazione per i bus turistici e per la vendita di biglietti per i musei. L’uomo è stato individuato dai Carabinieri e sanzionato per 400 euro. Inoltre, nei suoi confronti, è stato adottato anche l’ordine di allontanamento dall’area Unesco e il divieto di accesso per 48 ore. Un ragazzo di 19 anni e già con diversi precedenti, considerato un un bullo di quartiere, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma San Paolo dopo aver rapinato una collanina ad uno studente coetaneo. L’episodio è avvenuto l’altra sera, all’interno del parco Schuster. Lo studente vittima è stato preso alle spalle, bloccato, scippato dell’oggetto che aveva al collo e costretto ad allontanarsi dietro pesanti minacce verbali. A seguito di richiesta di intervento al “112“, i Carabinieri della Stazione di Roma San Paolo hanno avviato una indagine lampo ed hanno rintracciato l’autore della rapina e recuperato la refurtiva. Processato per direttissima, l’arrestato è stato condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. In Basilicata, i Carabinieri dei Comandi Stazioni di Muro Lucano e Bella, in provincia di Potenza, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 32enne di Muro Lucano. L’uomo è accusato di danneggiamento e lesioni personali, in concorso con un 30enne, anch’egli del luogo, che è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per gli stessi reati. Il primo dei due dovrà rispondere anche di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I due, poco prima della mezzanotte dello scorso martedì 24 agosto, in evidente stato di alterazione psico-motoria, per futili motivi, si sono scagliati contro il gestore di un bar del centro della città murese, provocandogli lesioni alla testa. Successivamente la loro rabbia è stata rivolta all’indirizzo del barman, intervenuto per arginare l’aggressione e colpito, a sua volta, con calci e pugni al corpo ed alla testa, fino a cadere al suolo. Gli aggressori, dopo aver danneggiato i tavolini e le fioriere che si trovavano all’esterno dell’esercizio pubblico, scaraventandole per terra, si sono allontanati per le vie cittadine. I militari, immediatamente intervenuti in risposta ad una richiesta pervenuta al “112” hanno intercettato il 32enne ancora in giro per le strade che, alla vista dei militari, si è scagliato contro il personale e le autovetture di servizio, danneggiandone parte della carrozzeria, prima di essere bloccato e dichiarato in arresto. Identificato in breve tempo anche la seconda persona. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Potenza. Ennesimo morto sul lavoro in Basilicata. Purtroppo, il 35enne Raffaele Cirigliano, di Terranova di Pollino, nel potentino, è deceduto. L’uomo si trovava nel pomeriggio di ieri, in un terreno, sul suo mezzo agricolo, ribaltatosi per cause da accertare. In seguito all’incidente, avvenuto in contrada Sangineto, era stato, subito dopo, trasportato d’urgenza al ‘’San Carlo’’ di Potenza. Sul posto, per i soccorsi e i rilievi del caso, erano arrivati i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i sanitari del “118 Basilicata“. La vittima era conosciuta per la sua bravura nel settore musicale e l’amore nel suonare la zampogna. L’ultimo saluto, nella mattinata di domani, nella locale Chiesa Madre, in una giornata di lutto cittadino deciso dal sindaco Vincenzo Golia. Nel tardo pomeriggio di oggi, in Puglia, i militari dell’Arma della Compagnia di Massafra, attivati dal personale della “Protezione Civile – Soccorso Speleologico“, hanno rinvenuto in una cava dismessa fra Massafra e Crispiano, un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Sul posto, inoltre, sono stati ritrovati una bicicletta, degli indumenti, un portafogli e un cellulare, appartenenti a Francesco D‘Agostino, di anni 59, di Massafra, lava vetrine, celibe, denunciato scomparso dai suoi congiunti lo scorso 18 agosto. Sono in corso indagini a tutto campo, anche di natura tecnica, da parte di personale della locale Compagnia e del Nucleo Investigativo di Taranto al fine di risalire all’identità del cadavere e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Su disposizione della Procura jonica, che coordina le indagini, come informato in redazione, la salma verrà sottoposta ad autopsia nei prossimi giorni. Nella serata di ieri un 48enne di Tricase, in provincia di Lecce, dipendente di una ditta che opera nel settore della vendita all’ingrosso di carni, aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri dichiarando di essere rimasto vittima di una rapina. Secondo quanto riferito, mentre era alla guida dell’autocarro aziendale lungo la Strada Provinciale che da Avetrana conduce a Nardò, due persone travisate con calzamaglia e armati di pistola, dopo avergli tagliato la strada con una Fiat Stilo di colore grigio e targa coperta con nastro adesivo, lo avevano costretto a consegnargli il denaro in suo possesso, circa 1.000 euro, somma di incasso giornaliero, e prima di fuggire lo avevano colpito alla testa con il calcio della pistola tanto da costringerlo a ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale di Manduria. La versione della vittima, apparsa subito incerta, ha indotto gli operanti ad approfondire le circostanze riscontrando evidenti contraddizioni. Messa alle strette dagli inquirenti, la persona alla fine ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando di aver inscenato la finta rapina per far fronte a difficoltà economiche. Per tale motivo è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, come informato dal Comando Provinciale CC di Taranto.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 6.860 i nuovi casi e 54 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 2,3%. Sono stati eseguiti 293.464 test, tra tamponi molecolari e antigenici e la regione con il maggior numero di contagi, ad oggi, è la Sicilia. Nel Lazio, 447 sono i nuovi positivi e 2 le vittime. In Campania, 564 i contagi e 3 i decessi. In Basilicata, 47 le infezioni e 0 morti. In Puglia, 304 positività e 1 deceduto. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO Da Nord a Sud ancora tempo abbastanza instabile nei prossimi giorni con possibili acquazzoni sparsi specie su Appennino e versanti jonici. Più soleggiato in Sicilia. Temperature in lieve calo, con temperature tra i 26 e 30 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale