
La Giunta regionale della Basilicata, finalmente, ha approvato il Piano di abbattimento dei cinghiali.
Gli Ambiti territoriali di caccia pubblicheranno gli avvisi di selezione, con un altro provvedimento, a seguito della sospensione disposta a causa dell’emergenza “Covid–19“, prorogata di 10 giorni, fino al 31 gennaio, data di chiusura dell’attività venatoria.
“La Regione Basilicata continua a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per fronteggiare la costante espansione numerica dei cinghiali, che come è noto determinano risvolti di natura biologica, ma anche economica e sociale. Oltre a causare danni diretti e indiretti alle colture agricole e forestali, la presenza dei cinghiali nelle vicinanze dei centri abitati desta preoccupazione e allarmismo nei cittadini, mettendo a rischio l’incolumità delle persone per gli incidenti stradali causati dall’improvviso attraversamento degli esemplari di questa specie sulle strade”.
A dirlo è l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli, commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale del “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie cinghiale”, che si avvale anche del parere favorevole dell’Ispra.
Intanto, nella mattinata di oggi, lunedi 18 gennaio, a Potenza, nella sala Inguscio della Regione Basilicata, l’assessore Fanelli, su questo tema e tanto altro, ha tenuto una conferenza stampa.
Nell’interessante incontro svoltosi con gli operatori dell’informazione, inoltre, sono stati presentati gli importanti risultati raggiunti nel 2020 e le principali attività in programma per questo nuovo anno.
Tra i presenti, il dirigente generale del Dipartimento, Donato Del Corso, l’Autorità di gestione del Psr, Vittorio Restaino e la dirigente dell’Ufficio Ueca (Erogazioni comunitarie in agricoltura), Emilia Piemontese.
“L’anno appena trascorso – ha detto l’assessore e vicepresidente della Giunta regionale, Fanelli – è stato condizionato dall’emergenza “Covid–19“, ma abbiamo comunque fornito risposte immediate e concrete al settore. Sono state attivate azioni di sburocratizzazione e di digitalizzazione e grande soddisfazione è stata quella sull’avanzamento del Programma di sviluppo rurale e il raggiungimento dell’obiettivo di spesa”.
La Regione Basilicata – ha sottolineato Fanelli in un comunicato stampa inviato in redazione – ha raggiunto, superandolo, l’obiettivo di spesa imposto dai Regolamenti europei fissato per la Basilicata. Al 31 dicembre 2020 la spesa sostenuta nell’anno è stata di circa 92,2 milioni di euro, raggiungendo un totale di circa 348 milioni di euro nell’attuale periodo di programmazione di cui il 49% per investimenti tesi a conseguire l’obiettivo di competitività e innovazione del sistema agroalimentare, il 45% per interventi agro ambientali, il 3% per il programma Leader e il 3% per l’assistenza tecnica. Le domande di pagamento istruite ed ammesse a finanziamento sono state 5.714. Si è, quindi, raggiunto il target di spesa che pone al riparo dal cosiddetto disimpegno automatico delle risorse comunitarie”.
“Abbiamo messo in campo anche una serie di azioni collegate all’emergenza sanitaria in atto – ha aggiunto l’esponente del Governo regionale – prima su tutte è stato effettuato un intervento a favore del settore lattiero caseario, un altro relativo al ristoro alle aziende agrituristiche e alle fattorie didattiche che sono state chiuse nella prima fase che hanno subito un danno durante la prima ondata con la riduzione del reddito di oltre il 30%”.
Alla stampa, infine, sono state illustrate le altre principali attività e risultati del 2020 che riguardano i 18 bandi del Psr, la Strategia locale Leader, l’organizzazione comune del mercato, la realizzazione del Sia-Rb (Sistema informativo agricolo della Regione Basilicata) a supporto del Psr 2014-2020, la revisione del regolamento regionale relativo al taglio boschi, le politiche venatorie con le azioni attivate sull’emergenza cinghiali, le politiche ittiche finalizzate al ripopolamento nelle acque interne della Basilicata, il Fondo europeo per la pesca e l’acquacoltura con il quale, tra le altre attività messe in campo, è stata realizzata l’iniziativa “Un tablet in ogni barca”, considerata best practice dalla Comunità europea, le iniziative a sostegno del settore tartuficolo, della zootecnia e le attività del settore fitosanitario.
L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali si è anche soffermato sullo scenario di riferimento per le attività in programma nel 2021 riferendo che ci sarà una fase di transizione con la proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2022, dei programmi sostenuti dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e lo stanziamento di ingenti risorse aggiuntive destinate all’Italia, pari a circa 3 miliardi di euro in 2 anni, per le quali è in corso la ripartizione alle Regioni.
Fanelli, infine, ha anche parlato delle iniziative di promozione che saranno sviluppate, a partire dal prosieguo della campagna “Compra Lucano! Mangi sano e dai una mano”, e l’incremento delle attività di informazione, di comunicazione e di promozione delle filiere produttive dell’agroalimentare.
“La giunta regionale – ha concluso Fanelli, dopo gli interventi di Del Corso, Restaino e Piemontese – lavora in piena sinergia, cerchiamo di collaborare e di essere uniti per il bene del popolo lucano. Siamo ancora in emergenza ma metteremo in campo ogni azione a tutela dei lucani, consolidando e sviluppando la concertazione e la collaborazione tra il Dipartimento regionale e i suoi Uffici, che voglio ringraziare ancora una volta per il lavoro egregio e certosino che stanno facendo pur nelle difficoltà della pandemia, con le organizzazioni professionali e gli stakeholders del settore primario”.
Rocco Esposito
Direttore Editoriale