Restare il più possibile a casa è ciò che consigliano, in queste ultime ore, gli esperti virologi italiani e non i politici che ci governano a livello nazionale, che poco hanno fatto, per tutti noi, durante questi ultimi mesi di emergenza sanitaria nazionale.
Infatti, potevano rinviare le elezioni, fermare tanto altro, finirla con gli incontri un pò ovunque e dare un segnale concreto e positivo ad una situazione che prende ora una via molto difficile, al contrario di quello che è stato detto per mesi, sopratutto durante l’estate, con l’apertura delle discoteche e a seguire i disservizi legati alla Scuola e ai Trasporti, ma anche alla poca attenzione, negli anni, nel settore, della Sanità nazionale e, per completare, una movida notturna mai bloccata.
In Francia, nella serata di ieri, si è arrivati al lockdown che andrà avanti sino a metà novembre.
A Londra, stessa sorte per circa un mese.
In Basilicata, ai 1.220 segnalati nella tarda mattinata di oggi, venerdì 30 ottobre, si aggiungono altri 85 che saranno ufficializzati domani dalla task force regionale.
Quindi, nell’ex regione “Covid Free“, salgono in totale a 1.305 i positivi al “Coronavirus“.
Tra le città più colpite, oltre ai capoluoghi di regione Potenza e Matera e Venosa, vi è Avigliano e Genzano di Lucania, con 72 persone contagiate, dove è partito dall’ASP di Potenza, lo screening alla popolazione coinvolta.
A Venosa, con 38 casi positivi, nella giornata di ieri, alla presenza del direttore generale dell’ASP Basilicata, Lorenzo Bochicchio, dell’assessore regionale alla Salute, Luigi Rocco Leone e del sindaco, Marianna Iovanni si sono conclusi circa mille tamponi agli studenti e al personale scolastico dell’area dell’Alto Bradano, effettuati, in drive-in, presso la tenda installata alle spalle dello stadio comunale.
Le Usco, nel frattempo, hanno effettuato e continueranno ad eseguire tamponi a domicilio a casi sintomatici e a contatti stretti di positivi.
Dopo Lavello, Venosa e Genzano di Lucania, nel video, la mappatura proseguirà a Palazzo San Gervasio, Maschito, Banzi e Montemilone.
Per superare queste criticità, arriva una dichiarazione via web ai sindaci lucani, da parte del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Oggi la fase di recrudescenza del “Covid–19” implica la più stretta collaborazione tra tutti gli attori del territorio per mettere in campo le azioni e le misure maggiormente efficaci a contenere la diffusione del virus”.
In un clima sereno e costruttivo, il presidente Bardi e i rappresentanti dei comuni lucani hanno affrontato diverse questioni, a cominciare dalla velocità di esecuzione dei tamponi fino al tracciamento e all’assistenza domiciliare. Sono stati affrontati anche i temi dei vaccini, della didattica a distanza e delle strutture per anziani, che in questo momento “rappresentano la fascia più debole della popolazione”.
I sindaci, dal canto loro, hanno manifestato la massima disponibilità a collaborare, per superare le varie criticità.
Il presidente Bardi, accogliendo l’invito dei sindaci, ha annunciato che saranno organizzate riunioni per aree, in modo da avere un quadro più chiaro delle varie problematiche territoriali e, inoltre, sarà convocato un incontro con l’Anci.
“Tutti insieme – ha concluso Bardi – riusciremo a superare questo momento non certo semplice per la Basilicata e per tutto il Paese”.
Intanto, a partire dal prossimo 2 novembre solo didattica a distanza per le scuole superiori della Basilicata.
È una delle disposizioni contenute nell’ordinanza n. 40 firmata dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus “Covid–19“, sull’intero territorio regionale.
Per gli alunni con disabilità, con bisogni educativi speciali, ricoverati presso strutture ospedaliere o in cura presso le proprie abitazioni e gli alunni frequentanti le scuole carcerarie, resta fermo quanto previsto nelle “linee guida per la didattica digitale integrata” adottate con decreto del Ministro dell’Istruzione.
Sono sospese, inoltre, le attività dei parchi tematici e di divertimento, gli eventi e le competizioni sportive degli sport di contatto, individuali e di squadra, svolti in luoghi pubblici e privati, comprese le attività sportive di base, le scuole e le attività formative di avviamento agli sport di contatto e le relative attività, anche se organizzate a livello occasionale e ludico-amatoriale.
Restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, ad eccezione del settore giovanile.
Le sessioni di allenamento individuale degli atleti, professionisti e non professionisti, per sport di contatto che partecipano alle competizioni sportive sono consentite a porte chiuse.
E, ancora, sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, strutture termali (fatta eccezione per quelle che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza o per quelli con presidio sanitario obbligatorio), centri culturali, centri sociali, centri e circoli ricreativi.
Stesso divieto per le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, ristoranti, bar, pub e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.
Vietate anche le feste, nei luoghi al chiuso o all’aperto, le sagre, le fiere di carattere locale e di comunità e le manifestazioni locali assimilabili. Sono sospesi gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo, aperti al pubblico, quali sale cinematografiche, sale da concerto, teatri, circhi, teatri tenda e spettacoli in genere in altri spazi anche all’aperto.
Sono sospesi i congressi, i convegni, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili, restando consentiti quelli che si svolgono con modalità a distanza.
Stop anche le attività di sale giochi, sale slot, sale scommesse e sale bingo e le attività del gioco operato con dispositivi elettronici.
Le attività dei servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, etc., ad esclusione delle attività delle mense e del catering restano consentite dalle ore 5.00 alle ore 18.00.
Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi.
Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 24.00, la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano consentite, senza limiti di orario, le attività di ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti.
Dalle ore 18.00 alle ore 5.00 è vietata la consumazione di bevande e alimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Resta ferma la possibilità di acquistare alimenti e bevande dai distributori automatici “h24”.
L’ordinanza dispone misure per l’accesso di parenti e visitatori alle strutture delle unità di offerta residenziali e di lunga degenza della rete territoriale, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, stabilendo che è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria.
È vietato l’accesso ai familiari o caregiver, ovvero ai visitatori dei pazienti ricoverati in reparti di degenza Unità Operative (U.O. – Reparti) delle strutture sanitarie regionali, salvo autorizzazione del responsabile sanitario della struttura.
Eccetto le disposizioni per le scuole, le altre misure si applicano dalla data del prossimo 31 ottobre”.
L’ordinanza è pubblicata sullo speciale del Bur n. 96 del 30 ottobre e sul sito istituzionale.
Le ultime notizie, in merito all’emergenza sanitaria in corso, le potete consultare dai link qui pubblicati.
https://it.safetydetectives.com/
Per le vostre segnalazioni: “Robex News” – mail robexdj@gmail.com – cell. 330/659672.
Rocco Becce
Direttore Editoriale