Come tutti sanno molto bene, il periodo di raccolta nei boschi delle castagne, frutto gustoso che si trova dentro a ricci spinosi, inizia ad ottobre e finisce a novembre, anche se, in giro per l’Italia, ci possono essere sicuramente alcune differenze a secondo della zona.
Il momento della raccolta delle castagne, già arrivato, ha un’atmosfera simile a quella della vendemmia, con giornate di festa da Nord a Sud.
Sul sito dell’Ente Parco del Vulture è stata pubblicata l’ordinanza per la raccolta dei prodotti secondari del bosco che prevede, ai privati, la possibilità di raccogliere i prodotti secondari del bosco in aree prestabilite dai tecnici regionali e dal Dipartimento Ambiente, nel territorio del Parco del Vulture.
L’ordinanza, la n. 2/2020, che modifica la precedente, la n. 1 del 18/10/2018 e l’avviso, sono stati pubblicati da oggi, lunedì 12 ottobre, sul sito dell’Ente Parco e, condivisi, con le associazioni di categoria per una massima diffusione.
Ad annunciarlo, l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.
“Lo sfruttamento sostenibile è possibile – spiega, per l’occasione, l’assessore Rosa – senza depauperare il territorio e tutelando la biodiversità che contraddistingue il Parco del Vulture. Per mettere un freno ai comportamenti illegittimi è concessa la fruibilità del patrimonio castagnicolo con regole chiare che permettono, da un lato, la sostenibilità delle attività di accesso e di raccolta delle castagne e, dall’altro, un ritorno economico per i privati e le imprese del settore”.
“Di concerto con il Dipartimento Ambiente della Regione, accogliendo le istanze dell’Associazione dei castagnicoltori del Vulture – afferma il Commissario del Parco del Vulture, Francesco Ricciardi – abbiamo migliorato il regolamento sugli accessi ai castagneti, sia privati che ricadenti in aree demaniali, in modo da scongiurare tipi di raccolta operati da parte di persone che depauperano il patrimonio forestale del parco. Attraverso l’avviso pubblico, in piena trasparenza, si consente, a imprenditori e privati cittadini, previo pagamento di un canone, di raccogliere castagne, in un aree previamente individuate dal Parco”.
Redazione