L’attenzione sull’emergenza sanitaria “Covid–19” è andata scemando già da settimane addietro in gran parte dell’Italia, nonostante i contagi ancora in corso e le morti continue in tutto il mondo.
Nelle ultime ore, il bollettino dei contagi da “Coronavirus” in Italia, con nuovi focolai in almeno 6 regioni, è di altri 249 nuovi casi, con 14 morti per un totale di 35.028 vittime, mentre nel mondo si è arrivati a 598.098 decessi e nel Lazio, ad Ostia, alle porte di Roma, un lido balneare è stato messo in quarantena a causa di alcuni casi positivi accertati.
Oltre ai soliti comunicati stampa forniti dalle varie task force regionali istituite in giro per l’Italia nulla ha portato a controlli più incisivi per tutelare la popolazione da altri possibili casi.
Assembramenti in attività commerciali aperte ma anche al chiuso, movide notturne e sport tutelati da alcuni politici locali per non perdere o recuperare voti per le prossime elezioni e tanto altro a favore, ma di chiusure di locali e multe ad individui che operano contro legge, niente di che.
Mascherine e distanziamento sociale sono solo sulla carta dei DPCM.
È di poco fa la notizia che anche in Basilicata si ritorna a contare nuovi casi positivi.
Tre cittadini del Bangladesh, appartenenti ad un gruppo di 50 persone, sbarcato in Sicilia, a Lampedusa, e giunti a Potenza, in alcune strutture di accoglienza, sono risultati contagiati.
Nella giornata di lunedì prossimo, altre 40 bengalesi verranno sottoposti a tampone naso faringeo.
Inoltre, i morti in Basilicata salgono a 28.
Infatti, al “San Carlo” di Potenza è deceduta oggi, la 90enne di Moliterno, contagiata lo scorso 7 luglio da una sua badante arrivata tranquillamente dall’estero, precisamente dalla Moldavia, in un bus con altre 50 persone e con una collega risultata altrettanto positiva.
Insomma, una disorganizzazione totale che ci porterà sicuramente a più gravi conseguenze nelle prossime settimane, e nonostante ne parliamo in continuazione, in tanti fanno ancora orecchie da mercante.
Un grazie ai tantissimi politici, di qualsiasi area, che hanno pensato soltanto ai fatti propri, con esempi negativi in tv e sui social network.
Rocco Becce
Direttore Editoriale