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“L’incapacità dei soggetti politici, in particolare della sinistra, di una seria autocritica, ha determinato la liquidità del consenso, della sua rappresentanza, dei progetti e delle prospettive. Viviamo in una costante campagna elettorale, pronti a seguire il pifferaio del momento. La sinistra si è frantumata perchè si è preoccupata non di costruire un’alternativa valida, ma d’inseguire anch’essa il pifferaio di turno, progressivamente rinunciando a pezzi della sua identità e frantumandosi in mille cocci”.
È quanto scrive in un comunicato stampa inviato in redazione, Francesco Castelgrande, nella foto, a capo del nuovo movimento denominato “La Piazza Pubblica“, nato a giugno scorso, in Basilicata, a Venosa, in provincia di Potenza, che si prefigge di abbattere la tirannia dell’individuo e del populismo.
“La conseguenza – scrive Castelgrande – è stata la morte della socialdemocrazia, quale forza a tutela dei più deboli, delle protezioni sociali, dei diritti, la morte, cioè, di quel soggetto che solo avrebbe potuto garantirne l’attuazione dei principi redistributivi e d’uguaglianza sostanziale sanciti dalla nostra Costituzione. Obiettivi essenziali anche in processo di una globalizzazione che fagocita i diritti sostituendoli con bisogni effimeri, ad esclusivo vantaggio del capitale e del post liberismo. Riteniamo, perciò, che oggi, più che mai, sia necessaria una sinistra fondata sul collettivo e non sull’individuale, una democrazia partecipativa e partecipata, quindi, l’unione della sinistra e degli ambientalisti. Per questi motivi e, in questa prospettiva, abbiamo, così, denominato il nostro gruppo di lavoro. Sulla scia di un’esperienza partita in Francia intorno allo scrittore Raphael Glucksmann, che si è proposta alle ultime elezioni Europee, conseguendo il 6,4% e 7 seggi al Parlamento Europeo. Riteniamo di voler decidere del nostro futuro in modo condiviso e partecipato, proponendo Venosa come punto di partenza del progetto”.
“Anche qui – aggiunge Castelgrande – negli ultimi anni, sono venuti meno i luoghi di discussione e confronto tra i cittadini, gli unici titolari del loro diritto naturale alla dignità di soggetti politici. Solo la consapevole riappropriazione di questa dignità può puntare a riaffermare il primato della vera “Politica”. “La Piazza Pubblica” nasce ad urne chiuse, non vuole essere un cartello elettorale ma, appunto, il luogo della riappropriazione della dignità politica dei cittadini che si fanno protagonisti e costruttori del destino della comunità a cui appartengono. Il movimento vuole essere protagonista delle lotte per la giustizia sociale e l’ecologia. Mai come in questo momento il tema dei cambiamenti climatici è fondamentale per la sopravvivenza del nostro Pianeta. Il movimento è inclusivo, chiama all’unità, o l’unione o la morte, per far cessare la frammentazione e la divisione e aprire lo spazio alla “Politica ragionata” e vuole combattere la privatizzazione dei servizi pubblici e l’assistenzialismo, il familismo amorale e le raccomandazioni, le clientele e le disuguaglianze.
Inoltre, vuole interrompere la secessione dei ricchi che vede già divisa la nostra Italia, con forte penalizzazione del Sud”.
“A Venosa – conclude Francesco Castelgrande – a partire dallo Statuto, dai percorsi di coinvolgimento dei cittadini, bilancio partecipato, decisioni relative alla gestione dei servizi e alla tassazione in genere, il movimento si fa anche promotore di un progetto che vuole coinvolgere, a più vasto raggio, altre realtà”.
Per eventuali contatti:
“La Piazza Pubblica”
via Giordano Bruno 49 – Venosa (Pz)
Mail: francesco.castelgrande@pec.basilicatanet.it
fcastelgrande@gmail.com
Cell. 328/7247428.
Redazione
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