Ancora un lucano che è riuscito ad emergere fuori dalla nostra regione, ma con notizie non proprie positive sul suo conto giunte in redazione in queste ultime ore.
Si tratta di Luca Pasquaretta, di 41 anni, originario della Basilicata, di Forenza, in provincia di Potenza, noto giornalista de “Il Messaggero” con un passato da cronista sportivo al seguito della Juventus, ex portavoce dal 2016 del sindaco di Torino, Chiara Appendino che lo aveva definito “Il mio pitbull”, per il suo carattere da mastino, poi, scoperto a sue spese, ed ora nello staff del viceministro all’Economia, Laura Castelli, nella foto, risulta essere indagato in Piemonte, dalla Procura della Repubblica di Torino, ed è grande imbarazzo nel M5s.
Le indagini sono coordinate dal pm Gianfranco Colace, in un procedimento in cui si ipotizza il reato di peculato per una consulenza svolta per l’edizione del “Salone del Libro di Torino 2017”.
Inoltre, è indagato per l’apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni, a proposito della sistemazione a Parco Dora di un maxischermo, in occasione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, sera della tragedia consumatasi in piazza San Carlo.
E, così, oggi, sabato 2 febbraio, i militari dell’Arma dei Carabinieri, dopo avergli notificato un avviso di garanzia, hanno perquisito la sua abitazione e posto sotto sequestro un pc e un cellulare.
I reati contestati nei sui confronti, relativi ad alcuni episodi verificatisi dopo la scorsa estate, al termine della sua esperienza a Palazzo Civico, sono estorsione, traffico di influenza illecita e turbativa d’asta, commessi ai danni di Chiara Appendino, nella foto.
Tra le carte dell’inchiesta, infatti, ci sarebbe una denuncia scaturita dalle pressioni personali che Pasquaretta avrebbe perpetrato nei confronti della prima cittadina per ottenere un nuovo incarico, dopo la fine del suo lavoro a Palazzo Civico.
Inoltre, dalle indagini emergerebbero una serie di pressioni di Pasquaretta per velocizzare pratiche burocratiche all’interno del Comune a favore di un gestore di un palazzetto sportivo della città e, infine, un incarico di consulenza per la realizzazione dell’ufficio comunicazione istituzionale affidato, a Matera, dal Consorzio di Bonifica della Basilicata il 6 dicembre 2018, costato 14mila euro, concesso dal pittelliano Giuseppe Musacchio, nonostante la grave situazione in cui versava lo stesso consorzio.
“A seguito dell’inchiesta che coinvolge Luca Pasquaretta e le accuse a lui rivolte ritengo sia necessario interrompere il nostro rapporto di collaborazione – ha commentato Laura Castelli aggiungendo – la magistratura farà il suo corso e ribadisco rispetto e fiducia per il lavoro che svolgono i magistrati”.
“Non ho mai ricattato Chiara Appendino, è tutto un equivoco che chiarirò nelle sedi opportune – ha, invece, dichiarato in merito Pasquaretta, aggiungendo – vorrei ricordare che siamo tutti innocenti fino a prova contraria”, e questo, a noi lucani, farebbe sicuramente molto piacere.
Rocco Becce
Direttore Editoriale