Al contrasto degli illeciti, i finanzieri del Comando Provinciale di Potenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Potenza, nei confronti del legale rappresentante e degli amministratori di fatto di una società di costruzioni di Potenza, tutti indagati per violazioni tributarie di natura penale in materia di imposizione diretta e indiretta.
Con il provvedimento emesso nei confronti di due campani, entrambi già rappresentanti legali della società ispezionata, veniva applicata la misura della sospensione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, rispettivamente per 12 e 24 mesi, ed ancora, nei confronti degli stessi e del terzo indagato, un lucano, venivano cautelati beni mobili, immobili e risorse finanziarie nella loro titolarità e disponibilità per una capienza complessiva di oltre 205mila euro.
L’esecuzione della misura costituisce l’epilogo di una complessa ed articolata attività ispettiva condotta tra marzo 2017 ed aprile 2018 dalle Fiamme Gialle del capoluogo lucano.
I militari hanno accertato, oltre l’omissione della presentazione della dichiarazione per l’anno 2016 ai fini delle imposte sui redditi, l’utilizzo, da parte della società controllata, di una fattura fiscale passiva, riconducibile ad operazioni inesistenti, dell’importo di oltre 400mila euro, annotata e conservata in contabilità, con i dati di una società fallita nel 2015, per conseguire indebite detrazioni IVA.
La Procura, nello scorso mese di luglio, ha, così, applicato le misure cautelari personali nei confronti dei responsabili degli illeciti e il sequestro preventivo per l’equivalente somma, finalizzato alla confisca, sino all’importo di 300mila euro, pari al profitto dei reati, nelle disponibilità patrimoniali e finanziarie degli indagati.
Rocco Becce
Direttore Editoriale