POLITICA In un’apposita riunione, alla presenza delle associazioni di produttori, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e del direttore dell’Alsia, Aniello Crescenzi, è stata definita la costituzione di un tavolo tecnico permanente per lo svolgimento di attività di carattere strategico e per il monitoraggio e la proposizione di azioni a favore della castanicoltura lucana, in un quadro organico e integrato. Al tavolo, promosso dal vicepresidente e assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli, erano presenti il dg Donato Del Corso e i responsabili degli uffici regionali dei Dipartimenti Agricoltura e Ambiente. Al centro del dibattito, la necessità di rispondere in maniera tempestiva e adeguata alle più importanti problematiche fitosanitarie del castagno e di valorizzare le produzioni anche attraverso l’adozione di un catasto dei castagneti da frutto. “La Regione Basilicata ripone grande attenzione alla castanicoltura – ha spiegato il vicepresidente Fanelli – sia per gli aspetti produttivi, sia di molteplicità funzionale. Il settore ha ricadute positive non solo a livello produttivo, ma anche per ciò che concerne la salvaguardia ambientale. I castagneti hanno un valore fondamentale per la tutela del paesaggio, attraverso il contrasto al degrado del suolo e al dissesto idrogeologico. Inoltre, il forte legame tra i paesaggi del castagno e i valori identitari che essi esprimono – ha aggiunto Fanelli – attribuisce ai castagneti stessi il ruolo fondamentale di beni culturali territoriali, rivestendo un ruolo strategico nello sviluppo e nella tutela di territori fragili e a rischio di marginalità. A tal proposito, vorrei sottolineare come la Regione Basilicata si sia battuta per avere un proprio rappresentante in seno al tavolo nazionale di filiera della frutta in guscio nella persona del dott. Vincenzo Castoro, funzionario dell’Ufficio Produzioni Vegetali, che potrà offrire contributi e osservazioni nel rispetto delle esigenze specifiche del settore”. Nel corso dell’incontro è stata rimarcata, inoltre, la necessità di far partire al più presto azioni di formazione per i produttori al fine di adottare pratiche idonee a prevenire la diffusione di infestazioni da cinipide. Nei prossimi giorni verranno acquisite le istanze e le proposte di tutti i partecipanti al tavolo tecnico tese a definire tempi e modalità per affrontare i temi prioritari dello sviluppo del comparto castanicolo lucano.
CRONACA Nella serata di ieri, nel Lazio, i Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere, insieme al personale del Gruppo Carabinieri Forestale, del NAS e del NIL, hanno effettuato un servizio straordinario finalizzato al controllo del territorio e alla verifica sul rispetto della normativa per il contenimento del “Covid–19” nel quartiere Bravetta. Nel corso del servizio sono state controllate 7 attività commerciali, molte sanzionate. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro hanno arrestato e condotto in carcere un 55enne, disoccupato e con precedenti, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pusher è stato sorpreso dai militari, nel corso dei consueti controlli del territorio, all’interno di un immobile, in via Recanati, di proprietà dell’ATER, dove si era intrufolato abusivamente e trovato in possesso di 11 gr. di cocaina e 10 di hashish, suddivisi in dosi, oltre alla somma contante di circa 500 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, tutto sottoposto a sequestro. Nel corso di alcuni controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno denunciato a piede libero un cittadino del Perù di 33 anni, in Italia senza fissa dimora e con precedenti, per uso di atto falso e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Lo straniero è stato fermato dai militari impegnati nei quotidiani controlli alla circolazione stradale, in via Molfetta, al Quarticciolo. L’uomo ha fornito una patente di guida che è risultata contraffatta, motivo per il quale è stata ritirata e sequestrata. Nei suoi confronti è scattata anche la sanzione al Codice della Strada per guida senza patente perchè mai conseguita. Successivamente, il personale dell’Arma, ha anche effettuato una perquisizione veicolare e personale che ha permesso di rinvenire oggetti, sottoposti a sequestri. I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, in esito ad un’attività d’indagine, iniziata nel mese di luglio 2017 e durata circa 2 anni, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, nelle prime ore del mattino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 5 persone di nazionalità italiana, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di molteplici reati di truffa, rapina e furto aggravato. Le attività investigative sono scaturite a seguito delle denunce presentate da parte di due persone, alle quali erano stati sottratti rispettivamente 20mila euro e 75mila euro, in contanti. Le indagini svolte preliminarmente hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale che agiva presentandosi come intermediari della Santa Sede. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cava de’ Tirreni, durante alcuni controlli mirati alla tutela dell’ambiente e del territorio, in agro del comune di Pagani (SA), presso un impianto di recupero e stoccaggio, hanno sottoposto a sequestro i rifiuti illecitamente gestiti e depositati e deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda. I militari hanno accertato che ciò non poteva essere gestito all’interno dell’impianto in quanto si trattava di categorie non ricomprese nella tabella dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata alla ditta dal Comune di Pagani (SA). All’esito delle verifiche ed ispezione del sito, è emerso che nel piazzale antistante l’azienda vi erano depositati circa 200 bidoni in plastica di svariate dimensioni, vuoti ma contenenti residui di sostanze pericolose e diverse parti di autoveicoli, in particolare paraurti. È stata denominata “Idra“, l’operazione antidroga condotta all’alba di oggi da circa 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese. A collaborare, nelle fasi esecutive, il personale delle Compagnie Carabinieri di Latina, Como, Spilimbergo (PN), Ronciglione (VT) e Sala Consilina (SA), di un velivolo del 70 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano – Faiano (SA) e di varie unità antidroga e ricerca di armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ). 13 sono le persone sottoposte agli arresti domiciliari, 8 agli obblighi di dimora e 5 agli obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria, dopo alcune perquisizioni eseguite dai militari dell’Arma. Tutti gli indagati, di cui 5 al momento risultano irreperibili, sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio in concorso. Le indagini, avviate circa due anni fa, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, con a capo il dott. Francesco Curcio. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Matera hanno arrestato un 26enne, del posto, per stalking nei confronti dell’ex compagna. Nello scorso mese di giugno, gli agenti gli avevano notificato la misura, disposta dal Tribunale di Matera, dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di comunicazione con ogni mezzo. L’uomo si era infatti reso responsabile di gravi e ripetuti maltrattamenti nei confronti della sua ex. Da tempo la vessava con maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche, minacciandola, insultandola e sottraendole dei soldi che aveva in casa. Dopo la misura disposta dal Tribunale, l’uomo non avrebbe dovuto più avvicinarsi alla vittima, ma rimanere distante da lei almeno 500 metri, senza più contattarla in alcun modo. Ma più volte nelle ultime settimane ha violato queste prescrizioni, cercando di contattare l’ex telefonicamente, sia di giorno che di notte. In due occasioni lo stalker si era recato alla nuova casa della vittima suonando il campanello, più volte. Solo per ottenere nuovi rifiuti dalla donna, la quale era ridotta in uno stato di ansia e soggezione totale e ciò l’ha indotta a modificare nuovamente le proprie abitudini di vita. La vittima si è allora recata in Questura per presentare una nuova denuncia. Gli agenti della Squadra Mobile hanno ricostruito accuratamente i diversi episodi verificatisi e poi hanno arrestato lo stalker, il quale è stato condotto in carcere su disposizione dell’Autorità giudiziaria. A seguito della convalida dell’arresto, su disposizione del Tribunale di Matera, l’uomo è ora agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Personale della Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari due fratelli di nazionalità albanese di 19 e 21 anni, incensurati, responsabili di un furto aggravato in concorso, commesso a Bernalda, in località Serra Marina. I due avevano rubato dei cavi di rame, del peso di kg.130, che avrebbe fruttato un guadagno di circa mille euro. Prontamente giunti sul posto, gli agenti del Commissariato di P.S. di Pisticci ha effettuato una rapida perlustrazione all’interno del complesso, verificando che i locali nei quali erano istallati i quadri elettrici erano stati danneggiati con l’asportazione dei cavi. Gli agenti hanno allora cercato i malviventi, nel frattempo allontanatisi nella fitta vegetazione circostante. Sono riusciti prima a ritrovare i cavi elettrici trafugati e occultati durante la fuga, poi, a individuare e bloccare i ladri mentre cercavano di raggiungere l’auto con la quale erano giunti, una VW Golf grigia, parcheggiata sulla S.S. 175. La coppia ha ammesso di essersi introdotta nella struttura e di aver trafugato i cavi elettrici con l’intenzione di rivenderne il rame. La merce e l’auto usata per il furto sono stati sottoposti a sequestro. Due cittadini disoccupati, 50enni, residenti a Montalbano Jonico e Valsinni, in provincia di Matera, dediti al gioco online e titolari di conti gioco, avevano accumulato, negli anni dal 2017 al 2020, vincite complessive per circa 400mila euro, omettendo di indicare i guadagni nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), come previsto per legge, ottenendo, così, indebitamente, il reddito di cittadinanza per circa 20mila euro. Inoltre, una terza persona di Policoro, percettore, nel 2019 e 2020, del reddito di cittadinanza per 12mila euro circa, che nella domanda per l’ottenimento del beneficio, aveva indicato una locazione di immobile a suo carico, di fatto, inesistente, in quanto relativa ad un contratto già risolto già nel 2018. I tre, in parola, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria, per i risvolti penali, ed all’INPS, per la revoca ed il recupero del beneficio economico in questione. A scoprirlo, i finanzieri della Compagnia di Policoro, al comando del Maggiore Marco Cappetta. Durante un’operazione denominata “Cars&Drug”, in Puglia, la Polizia di Stato di Taranto, ha sgominato un ingente traffico di droga legato ad un’importante piazza di spaccio del comune di Sava, diventata nel tempo un punto di riferimento per tutti i tossicodipendenti della zona, dei comuni limitrofi e del capoluogo jonico. I poliziotti della Squadra Mobile, guidata dal dott. Fulvio Manco, con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e del Reparto Cinofili di Bari, hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare a carico di 6 persone, di cui un 26enne, una 48enne ed un 38enne in carcere e tre agli arresti domiciliari, i quali dovranno rispondere, in concorso di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroina, hashish e droga sintetica in pillole. Destinatario di un’altra misura cautelare, emessa dal GIP, su proposta della Procura dei Minorenni di Taranto, anche l’altro figlio della 48enne e fratello del 26enne, all’epoca dei fatti minore degli anni 18, per il quale è stato disposto il collocamento in comunità. Le indagini sono partite nel giugno del 2020, partendo dai movimenti di un abituale e noto assuntore di cocaina che, dal capoluogo jonico, insieme ad altri conoscenti, con assidua frequenza, si spostavano nel comune di Sava per acquistare la sostanza stupefacente e poi consumarla rapidamente in zona. Le numerose sortite verso il territorio di Sava ed, in particolare, verso una villetta della zona che l’assuntore effettuava più volte al giorno hanno convinto gli investigatori a ritenere che proprio quella fosse la base di un ingente traffico di droga. I numerosi servizi di perlustrazione, resi estremamente difficili dalla presenza, nelle vie limitrofe, di vedette pronte ad avvisare l’eventuale presenza delle forze dell’ordine, hanno testimoniato i numerosissimi momenti di spaccio a qualsiasi ora del giorno e della notte.
La fitta rete di contatti telefonici tra gli indagati e gli acquirenti forniva chiarezza sul modus operandi della cessione. Gli assuntori, giunti in macchina, dopo aver ordinato alla persona che si avvicinava nei pressi del cancello della villetta, venivano serviti, consentendo di contestualizzare anche il tenore delle conversazioni, spesso avvenute in maniera criptica. Proprio dalle conversazioni emerge la chiara volontà degli interlocutori di parlare il meno possibile, spesso facendo ricorso a formule ellittiche ovvero adoperando espressioni simboliche come macchina, frigorifero o passaggio. Attraverso, quindi, l’attività svolta per lunghi mesi di indagine, i poliziotti della Squadra Mobile hanno accertato che il 26enne, destinatario della misura in carcere e residente in quel posto, mantenesse, attraverso il telefono, i rapporti con gli assuntori di droga, ovvero in sua assenza la 48enne, madre del giovane. A seguito dei numerosi servizi di appostamento e di riscontro, il 10 luglio del 2020, il personale della Squadra Mobile, nel corso di un’irruzione nella villetta, sorprese il 26enne mentre confezionava la sostanza stupefacente. In quell’occasione, la perquisizione portò al sequestro di quasi 50 gr. di cocaina, circa 50 gr. di hashish, la somma contante dei 2mila euro, in banconote di vario taglio, e di un bilancino di precisione. Fu rinvenuta anche una pistola a salve, cal. 8 mm., munita di caricatore ed una scatola con 40 colpi. Partecipavano al traffico di droga anche altre persone estranee alla cerchia familiare attraverso il contributo nell’approvvigionamento della droga.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 1.394 i nuovi contagi e 13 i morti. Nel Lazio, 112 le nuove positività e 4 le vittime. In Campania, 162 le infezioni e 3 i decessi. In Basilicata, 15 i positivi e nessun decesso. In Puglia, 58 i contagi e 1 deceduto. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO Ancora caldo, ovunque, anche per domani, con temperature comprese tra i 33 e 38 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale