Anche se sottotono, a causa dell’attuale emergenza sanitaria, nella mattinata di oggi, venerdì 10 aprile, nel nostro Paese, più che festeggiato, è stato ricordato il “168° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato“.
Nel Lazio, a Roma, si è tenuta una celebrazione simbolica, consistente nella deposizione di una corona in memoria dei caduti, alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli e del ministro dell’Interno, la lucana Luciana Lamorgese.
“In questa ricorrenza, rivolgo il mio pensiero alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno operano a tutela della sicurezza, della legalità e della libertà delle persone”.
È quanto scritto in un messaggio dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
In Basilicata, a Potenza, sulle note de “Il Silenzio”, il Questore, Antonino Pietro Romeo, alla presenza del Prefetto, Annunziato Vardè e di una rappresentanza del personale della locale Questura, in via Guglielmo Marconi 42, ha deposto una corona di alloro dinanzi alla lapide intitolata ai “Caduti della Polizia di Stato“.
La giornata, dedicata al ricordo di chi ha sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere, per diffondere i valori di giustizia e legalità, ha avuto un momento di raccoglimento e preghiera, officiato dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Alberto Rosciano.
Un pensiero commosso è andato anche alle vittime della pandemia ed in particolare alle 15 della Basilicata.
“La Polizia di Stato, che è da sempre in prima linea nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, in questo particolare contesto di emergenza profonde tutte le energie nella lotta contro il Covid–19“.
Questo è quanto commentato dal Questore che ha anche aggiunto – il personale delle varie articolazioni della Polizia di Stato di Potenza, Questura e Specialità, è impegnato sull’intero territorio della provincia per garantire il rispetto delle prescrizioni nazionali e regionali dettate per il contenimento del diffondersi del virus”.
A Matera, l’evento, improntato alla massima sobrietà, si è svolto nel cortile all’interno della locale Questura, alla presenza del Questore, Luigi Liguori, del Prefetto, Rinaldo Argentieri, che ha deposto una corona di alloro in memoria dei caduti della Polizia dello Stato al cippo commemorativo situato nel cortile.
Alle note del “silenzio di ordinanza” è seguito un momento liturgico di preghiera officiato da don Giuseppe Tarasco.
“Oggi vogliamo ricordare i caduti, ma anche tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato colpiti da questo virus”.
Questo è quanto dichiarato dal Questore che ha salutato il Prefetto e i presenti, evidenziando le energie degli uomini e delle donne della Polizia di Stato.
“Ricorderemo tutti – ha, poi, aggiunto – quest’anno, sospeso, insieme a tante cose della normalità quotidiana che davamo per scontate. Ci salutiamo in modo diverso, lavoriamo in modo diverso e ci preoccupiamo di noi e dei nostri cari in modo diverso. Non fa eccezione l’Anniversario della Fondazione della Polizia che, quest’anno, compie 168 anni. Avevamo immaginato di celebrare questa ricorrenza con un altro spirito, insieme alla comunità della cui sicurezza abbiamo cura, con i sorrisi nelle piazze e con il ricordo doveroso di chi, tra i nostri colleghi, non c’è più. Ma la pandemia, che si è sviluppata a causa di un temibile quanto invisibile nemico, ha trasformato le nostre vite e i nostri progetti. Oggi, coerenti con i nostri ideali di servizio al Paese pensiamo che, per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini, questa ricorrenza vada celebrata sopratutto in maniera simbolica.
Fedeli al claim #essercisempre, gli uomini e le donne della Polizia di Stato continuano a compiere il proprio dovere al servizio delle Istituzioni e dei cittadini. Cambiano le modalità, ma è immutato lo spirito di servizio che ci anima. Dietro le nostre mascherine pattugliamo le nostre città, le piazze, le stazioni, le vie extraurbane”.
In questo giorno speciale, per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, il Questore, infine, ha voluto omaggiare il personale impegnato nei servizi di controllo “Covid–19” con delle uova pasquali.
Donatina Lacerenza
Collaboratore