
I sindacati di Polizia Penitenziaria del carcere “Antonio Santoro“, di Potenza, tra cui il “SINAPPE“, Delli Carri, “OSAPP“, Cappiello, “UIlPA“, Sabia, “USPP“, Sileo e “CGIL FP“, Morlino, hanno dichiarato di essere in stato di agitazione sin dall’inizio del 2025.
Una situazione di crescente preoccupazione che si è aggravata ulteriormente a causa della carenza cronica di personale, un problema che le organizzazioni hanno denunciato più volte nel corso degli anni.
Recentemente, si è registrato un tiepido segnale da parte del Provveditorato distrettuale per l’amministrazione penitenziaria, con competenze sulla Puglia e la Basilicata.
Tuttavia, questa apertura non sembra sufficiente a dissipare le preoccupazioni espresse dai sindacati.
Infatti, alla già critica situazione di sotto organico, si è aggiunta l’inaugurazione di un nuovo padiglione all’interno della struttura penitenziaria, senza previa consultazione sui problemi esistenti, aggravando, così, una realtà già precaria.
I rappresentanti sindacali, inoltre, denunciano una mancanza di capacità gestionale della struttura, che secondo loro mette a serio rischio la tenuta dell’intero sistema penitenziario.
In considerazione di tali problematiche, i sindacati, come segnalato in redazione, hanno reiterato la loro richiesta di un incontro urgente con i vertici regionali del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) e con Sua Eccellenza il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, al fine di discutere approfonditamente le questioni urgenti legate alla gestione di questo carcere.
La situazione, quindi, resta delicata e merita un’attenzione particolare da parte delle autorità competenti, affinchè si possa trovare una soluzione adeguata che garantisca non solo il benessere degli agenti, ma anche quello dei detenuti e della comunità intera.
Redazione
