
CRONACA – FERRARA, LA POLIZIA DI STATO ARRESTA RAPINATORE EVASO – La Polizia di Stato, nella mattinata del 14 aprile, ha tratto in arresto un cittadino straniero per i reati di furto, tentata rapina ed evasione. Ad effettuare l’arresto è stato personale della Squadra Mobile della Questura di Ferrara che fermava un uomo di nazionalità senegalese, seminudo e scalzo, il quale nel parcheggio dell’esercizio commerciale denominato “Decathlon“, stava tentando di impossessarsi con via con violenza dell’autovettura di una donna, la quale al rifiuto di consegnarli le chiavi dell’auto, veniva strattonata e cadeva a terra. L’uomo, privo dei documenti di identità, veniva, quindi, bloccato dagli agenti della Squadra Mobile prontamente intervenuti sul posto. Nell’occasione egli ammetteva di aver rubato gli abiti e le scarpe che indossava, avendoli sottratti poco prima dagli spogliatoi dell’adiacente piscina Beethoven. L’uomo risultava, inoltre, evaso in quanto allontanatosi dalla sua abitazione di campi Bisenzio (FI) over era sottoposto agli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento penale di competenza dell’AG di Firenze. L’uomo veniva accompagnato presso la Questura e successivamente accusando un malore veniva accompagnato presso l’ospedale di Cona. Presso il nosocomio egli riferiva che nella notte appena trascorsa aveva avuto un incidente stradale. In collaborazione con personale dell’autostradale di Altedo (BO) si risaliva a un sinistro occorso nella prima mattinata del 14.4.2025 nel tratto autostradale compreso tra i caselli di Ferrara sud e Ferrara Nord. Si accertava che, in tale occasione, il conducente del veicolo incidentato si era dato alla fuga a piedi scalzi tra i campi adiacenti l’autostrada. Il veicolo in questione risultava intestato a un cittadino italiano, quest’ultimo titolare di due carte di credito che venivano rinvenute nel portafogli del fermato. Sempre presso il locale nosocomio, l’uomo dichiarava spontaneamente a personale della Squadra Mobile di Ferrara, di aver ucciso il proprietario dell’autovettura e forniva alcune indicazioni sul luogo di occultamento del cadavere. Successivamente nel corso di un interrogatorio davanti al pm della Procura della Repubblica di Ferrara, egli, seppur in termini confusi, confermava di conoscere il luogo in cui si trovava il cadavere, in particolare un luogo vicino all’ingresso dell’autostrada A1 di Barberino del Mugello. Personale della Squadra Mobile di Firenze nella tarda serata del 14 aprile scorso, grazie, agli elementi raccolti dalla Squadra Mobile di Ferrara e da personale della Stradale di Altedo, risaliva al luogo esatto in cui il cadavere era stato abbandonato. In relazione all’omicidio sono in corso accertamenti da parte della Squadra Mobile della Questura di Firenze su delega della locale Procura della Repubblica. Al termine dell’attività il cittadino senegalese veniva associato presso la locale Casa Circondariale. Resta sempre altissima l’attenzione della Polizia di Stato sul fenomeno dei reati predatori e contro la persona e sulle attività criminose legate a tale fenomeno. È quanto informato dalla Polizia di Stato.
REGGIO EMILIA, OPERAZIONE “REAL TIME” DELLA GDF. SEQUESTRATI PER OLTRE 1 MILIONE
DI EURO. INDAGATE 8 PERSONE PER I REATI DI RICICLAGGIO, CONTRAFFAZIONE E
CONTRABBANDO DI OROLOGI DI LUSSO. Dall’alba di questa mattina, circa 30 Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, con il supporto tecnico del Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata (SCICO), hanno dato esecuzione ad un’operazione di Polizia Giudiziaria, nei confronti di 8 indagati a vario titolo per riciclaggio, autoriciclaggio,
contraffazione e contrabbando di preziosissimi orologi di lusso. L’articolata e complessa attività investigativa, denominata “Real Time”, è coordinata dalla locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore, Calogero Gaetano Paci. Un obbligo di dimora nel Comune di Reggio Emilia, con divieto di espatrio dal territorio nazionale, nonchè la misura cautelare interdittiva dell’esercizio dell’attività di impresa o della possibilità di ricoprire uffici direttivi presso persone giuridiche o imprese, è stato emesso nei confronti del principale indagato e della società da lui rappresentata e gestita. In particolare, l’interdizione è relativa all’attività di impresa inerente al “Commercio all’ingrosso di orologi e di gioielleria”, per illiceità di attività di commercio di orologi di pregio. Le indagini condotte dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia hanno disvelato la concreta partecipazione di un cittadino pakistano all’iter criminoso, già ricostruito nell’ambito dell’operazione “Minefield” e posto in essere dagli appartenenti ad un’associazione per delinquere, finalizzata alla gestione di numerose società “fantasma” operanti sia sul territorio nazionale che all’estero, funzionali all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il principale indagato traeva ingenti vantaggi economici attraverso l’acquisto “schermato” di numerosi orologi di lusso, effettuati, solo formalmente, dalle società cartiere verso rivenditori ufficiali, poi rivenduti dallo stesso a privati. Le complesse attività di indagine hanno consentito di acquisire ulteriori elementi ben circostanziati
sull’introduzione, o comunque detenzione, nel territorio dello Stato, per la successiva vendita, di diversi “segnatempo” anche contraffatti, recanti marchi di note aziende produttrici ovvero, in altri casi, è stata accertata la contraffazione del marchio e dei segni distintivi su una pluralità di certificati di garanzia dei medesimi orologi. Le indagini esperite hanno consentito, allo stato, di deferire all’A.G. 8 persone impiegate nel complesso. VERONA, LA GDF SCOVA FALSO NOTAIO INTERDETTO DAL GIUDICE. I finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito un’ordinanza di interdizione dall’esercizio
dell’attività emessa dal GIP del Tribunale di Verona su proposta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un rumeno, recidivo, per le ipotesi di reato di contraffazione di pubblici sigilli e di strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione e per l’uso di tali sigilli e strumenti
contraffatti. Le attività di indagine svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona hanno consentito di rilevare
come l’indagato utilizzasse timbri e documenti falsificati per il rilascio di attestazioni, legalizzazioni di documentazione e apostille. Lo straniero si poneva quale consulente/intermediario per il disbrigo di pratiche burocratiche per chiunque avesse necessità di fare valere un atto italiano in Romania o, viceversa, un atto rumeno in Italia, ricevuto l’incarico, invece, di rivolgersi agli uffici delle Autorità preposte al rilascio di dette certificazioni o a notai iscritti all’albo,
l’indagato provvedeva personalmente a redigere gli atti richiesti e ad autenticare o attestare con timbri e firme false la veridicità dei documenti.
Nel corso delle investigazioni le Fiamme Gialle hanno eseguito perquisizioni e sequestri probatori, delegati
dall’Autorità Giudiziaria: oltre ai dispositivi informatici e a un’ingente mole di documentazione, sono stati posti in sequestro timbri riportanti l’emblema della Repubblica Italiana ed altri raffiguranti l’aquila che caratterizza lo stemma della Romania nonchè timbri con nomi di funzionari pubblici e di notai, di entrambe le nazionalità, che si è scoperto essere di pura fantasia. Grazie all’analisi della documentazione cartacea e dei dati emersi dai supporti informatici sequestrati è stato possibile ricostruire come l’indagato creasse ad hoc i vari documenti (atti notarili, certificazioni, ecc.), sui quali, una volta stampati, apponeva i timbri contraffatti e le firme di notai e pubblici funzionari inesistenti. Le attività hanno inoltre consentito di rilevare come l’indagato guadagnasse da questa attività di consulenza
decine di migliaia di euro pur risultando, nell’ultimo quadriennio, percettore di redditi irrisori, motivo per il
quale è stato anche sottoposto a verifica fiscale.
La responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di non colpevolezza prevista dall’art. 27 della Costituzione. Ad informarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
I CARABINIERI DENUNCIANO 16 PERSONE PER TRUFFA AGGRAVATA ED ESERCIZIO DI GIOCHI D’AZZARDO NEL CENTRO STORICO DI ROMA. SANZIONATO UN CITTADINO SORPRESO AD ESERCITARE ABUSIVAMENTE L’ATTIVITÀ DI GUIDA TURISTICA ALL’INTERNO DEL COLOSSEO. Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, con il supporto dei militari della Compagnia Speciale, hanno svolto una serie di controlli straordinari nel centro storico della Capitale, finalizzati alla prevenzione e al contrasto della microcriminalità, seguendo le linee strategiche indicate dal Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e condivise nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia e della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno intensificato i controlli nelle aree a maggiore afflusso turistico, via del Corso, Fori Imperiali, Fontana di Trevi e Pincio, denunciando in totale 16 persone alla Procura della Repubblica. Gli indiziati, tutti stranieri, sono gravemente indiziati del reato di truffa aggravata, perpetrata ai danni di ignari turisti, attraverso il cosiddetto gioco delle “Tre Campanelle”. Le indagini hanno permesso di accertare che gli stessi agivano in gruppi composti da 3 o 4 persone, con ruoli ben definiti, un croupier, alcuni finti scommettitori che simulavano vincite per attrarre le vittime, e vedette incaricate di vigilare sull’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. I militari, conoscendo ormai bene questi “giochetti delle vincite facili”, li hanno colti in flagranza, procedendo al sequestro di tappetini, campanelle, palline di spugna e di oltre 2.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. A loro carico è stato notificato l’ordine di allontanamento per 48 ore e sono state elevate sanzioni amministrative pari a 100 euro ciascuno. Nel corso delle stesse attività, i Carabinieri hanno, inoltre, sanzionato un cittadino giapponese, sorpreso a esercitare abusivamente l’attività di guida turistica all’interno del Colosseo, privo della necessaria abilitazione. Infine, tre persone sono state sanzionate per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi dei Fori Imperiali. Anche in questo caso, è stato notificato l’ordine di allontanamento per 48 ore ed effettuata una sanzione amministrativa di 100 euro. ANZIO, I CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE GRAVEMENTE INDIZIATE DI DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI AI FINI DI SPACCIO, RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE E PORTO ABUSIVO DI ARMI. I Carabinieri della Stazione di Anzio hanno arrestato due cittadini del Marocco, un 41enne con precedenti e un 32enne, gravemente indiziati dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di armi. Nel corso di un servizio perlustrativo, i militari hanno notato un’auto con tre persone a bordo che, alla loro vista, ha effettuato una brusca manovra nel chiaro tentativo di eludere il controllo. Infatti, dopo che i Carabinieri hanno intimato l’alt, l’uomo alla guida ha continuato la marcia, dandosi alla fuga in auto per circa 4 km., prima di essere raggiunto. Uno degli occupanti del veicolo è riuscito a dileguarsi a piedi e a far perdere le proprie tracce per le vie limitrofe, mentre, gli altri due sono stati bloccati dai Carabinieri. A seguito della perquisizione dell’auto, i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 400 gr. di hashish, un coltello a serramanico con lama di 14 centimetri e diversi strumenti, tra cui un frullino e trapani avvitatori. I due indiziati sono stati arrestati e accompagnati presso le Aule dibattimentali del Tribunale, dove il loro arresto è stato convalidato. L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della criminalità, confermando l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Anzio nella tutela della sicurezza pubblica e nella lotta ai reati predatori. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – Per i prossimi giorni, in Italia, da Nord a Sud, ancora tempo in peggioramento, come segnalato da “Il Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
