
TRIESTE, LA GDF SEQUESTRA 1.161 MASCHERE, PARRUCCHE E GHIRLANDE DI CARNEVALE NON SICURE – I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trieste, nell’ambito della costante azione di contrasto alla contraffazione e alla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, intensificata
durante il periodo antecedente il Carnevale, hanno riscontrato la commercializzazione di prodotti ritenuti non
sicuri, in violazione della normativa vigente. Nello specifico, i finanzieri della Compagnia di Muggia hanno eseguito un controllo nei confronti di un punto
vendita sito nell’area commerciale di Muggia, gestito da un cinese, focalizzando l’attenzione su alcuni prodotti e accessori riservati al consumatore finale per riscontrare, tra le indicazioni descrittive riportate sulle confezioni, la presenza di irregolarità in violazione dei dettami del “Codice del Consumo”. I minuziosi riscontri eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno permesso di rinvenire e porre sotto sequestro oltre 1.000 articoli destinati ai festeggiamenti carnevaleschi, in particolare maschere, parrucche e ghirlande, prive delle
indicazioni relative ai materiali impiegati per la fabbricazione, nonchè alla presenza di sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente e pertanto, potenzialmente nocive. Dopo il sequestro ai fini amministrativi di tutti gli articoli, per un controvalore commerciale superiore a € 5.300, il titolare dell’impresa è stato sanzionato con la pena pecuniaria da € 516 fino ad € 25.823, da pagare entro 60 giorni. Le attività confermano il costante impegno della componente territoriale del Corpo nell’azione di prevenzione e repressione alla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, a tutela della salute dei cittadini e dei commercianti onesti e rispettosi delle regole del mercato. PORDENONE, SUPERA I QUIZ PER LA PATENTE GRAZIE AD UN AURICOLARE COLLEGATO CON UN SUGGERITORE ESTERNO. LA GDF DENUNCIA STRANIERO. I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno denunciato un cittadino indiano, che, con un micro-auricolare, collegato, tramite uno smartphone, ad un suggeritore esterno, ha partecipato, superandola, alla prova teorica per il conseguimento della patente di guida. Il servizio, nato nel corso del costante controllo economico del territorio attuato dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale, è stato diretto a verificare se, tra le file degli esaminandi, ne fossero presenti alcuni, in realtà
impreparati, in grado di superare la prova teorica grazie al supporto esterno di un “suggeritore”, che, tramite un microscopico dispositivo audio video, avrebbe fornito loro tutte le risposte esatte. Il giorno dell’esame, i finanzieri del Gruppo di Pordenone hanno, quindi, monitorato i vari candidati, individuando il sospettato per il fatto che rispondeva ai singoli quesiti solo dopo aver compiuto dei movimenti sempre uguali. Al termine della prova, conclusasi con esito positivo, l’aspirante, un 30enne indiano, è stato fermato e controllato
dalle Fiamme Gialle che, indosso, gli hanno rinvenuto e sequestrato due smartphone, utilizzati come router e modem per collegarsi all’esterno, ed un micro-auricolare attraverso il quale riceveva le risposte esatte dei quiz. Lo straniero è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pordenone. BRESSANONE, OPERAZIONE CONGIUNTA DI POLIZIA E GUARDIA DI
FINANZA. Un controllo amministrativo congiunto, condotto dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di
Bressanone e dai militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza, ha portato alla luce numerose
irregolarità connesse alla gestione di una nota struttura ricettiva del posto.
All’arrivo delle pattuglie, all’interno dell’hotel il titolare e i dipendenti hanno manifestato non poca agitazione, poliziotti e finanzieri ne hanno, infatti, bloccati alcuni che tentavano di dileguarsi da un’uscita secondaria,
portando con loro documenti che, evidentemente, dovevano essere sottratti al controllo e sorpreso un barman,
intento a stracciare appunti che recavano traccia delle consumazioni degli avventori. A richiesta di conoscere il numero degli ospiti, poi, il titolare ha tentennato non poco, il motivo è apparso chiaro
poco dopo, quando le Fiamme Gialle e gli agenti del Commissariato, dopo aver identificato tutti gli alloggiati, hanno riscontrato una discrasia tra le schedine alloggiati, i dati acquisiti dal portale “ALLOGGIATIWEB” e le persone effettivamente presenti all’interno della struttura con riguardo, in particolare, a un nutrito gruppo di turisti danesi, composto da 76 persone, che, in quel frangente, stava consumando la cena all’interno della sala
ristorante e che.l’albergatore aveva omesso di comunicare in Questura. Il sospetto è che la mancata comunicazione all’Autorità di P.S. fosse preordinata ad incassare il corrispettivo del soggiorno “in nero”, circostanza avvalorata dalle informazioni rese dal gruppo di turisti, ai quali era stato esplicitamente richiesto di pagare in contanti una cifra pari ad oltre 30 mila euro. Parte di tali pagamenti, in contanti e senza il rilascio di documento fiscale era, in effetti, già avvenuta. La
certosina ricostruzione degli appunti che gli addetti al bar dell’albergo avevano tentato di distruggere ha
evidenziato l’avvenuto pagamento di consumazioni per oltre 950 euro. Per le consumazioni non documentate l’albergatore è già stato sanzionato, mentre per il pagamento dell’intero
soggiorno, non ancora conclusosi, saranno effettuati successivi approfondimenti. Gli operatori della Polizia di Stato, nel frattempo, ispezionando i locali hanno individuato numerose violazioni alla normativa anti incendio. Dei 12 estintori controllati, nessuno riportava una data di collaudo o verifica recente o comunque entro l’anno. ANCONA, LA GDF SEQUESTRA 5.300 LITRI TRA OLIO DI OLIVA E PRODOTTI ALCOLICI PROVENIENTI
DALL’ALBANIA. I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona, insieme ai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale Ancona, nel corso dei quotidiani controlli effettuati sui traffici che si svolgono nel Porto dorico, sono riusciti ad individuare e sequestrare circa 5.300 litri di olio di oliva, insieme a diversi quantitativi di prodotti alcolici, provenienti dall’Albania, che si tentava di introdurre, clandestinamente, in commercio, in Italia. Nel dettaglio, i funzionari doganali ed i militari del Gruppo Ancona, nell’espletamento della propria attività, svolta ogni giorno nel porto di Ancona e finalizzata a reprimere i traffici illeciti anche sottoponendo a controllo i veicoli commerciali sbarcati dai traghetti provenienti dall’Albania, hanno rinvenuto numerosi
contenitori in plastica di varie capacità, contenenti complessivamente circa 5.300 litri di olio di oliva e 20 litri di prodotti alcolici che risultavano privi di documento commerciale di accompagnamento che
ne dichiarasse la provenienza, oltre che delle certificazioni sanitarie previste dalla normativa per l’immissione in consumo. Il tutto, avrebbe permesso sia di introdurre in Italia un prodotto sprovvisto delle caratteristiche di idoneità al
consumo umano, sia di sottrarre i prodotti al pagamento dei diritti di confine dovuti per legge. Ai conducenti dei veicoli, che alle richieste degli operanti avevano risposto di non avere nulla da dichiarare, è stata contestata l’omissione dell’obbligo di presentare la dichiarazione doganale in qualità di detentori della
merce. I prodotti rinvenuti sono dunque stati sottoposti a sequestro amministrativo per la violazione delle disposizioni normative in materia contrabbando. Nei fatti, dunque, si è tentato di introdurre nel territorio nazionale le merci sottraendole al pagamento dei diritti di confine ed al pagamento dell’accisa gravante sui prodotti alcolici. L’operazione, svolta in collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di
Finanza, testimonia ancora una volta l’efficacia delle azioni congiunte volte a reprimere le condotte illecite, nonchè l’impegno e l’attenzione quotidiana finalizzata a tutelare la sicurezza e la salute pubblica, con particolare
riferimento alla salubrità dei prodotti ed al rispetto della legalità. È quanto segnalato dal Comando Generale della Guardia di Finanza.
SMASCHERATI FINTI FABBRI E CARABINIERI. TRE PERSONE ARRESTATE DAI MILITARI DEL COMANDO PROVINCIALE DI ROMA, GRAVEMENTE INDIZIATE DEL REATO DI TRUFFE AGGRAVATE AI DANNI DI PERSONE ANZIANE. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma continuano senza sosta la lotta contro l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani, un crimine vile che colpisce persone, fragili ed emotivamente vulnerabili che fa leva sulla loro fragilità e sul senso di protezione verso i familiari. Grazie a una capillare vigilanza svolta sul territorio e a rapidi interventi, nelle ultime ore i militari hanno arrestato in flagranza di reato, in due distinti episodi, tre persone, ritenute gravemente indiziate di truffa aggravata ai danni di due anziane vittime. Nel primo caso, una 82enne della provincia di Perugia ha denunciato di essere stata contattata telefonicamente da un uomo, il quale le aveva prospettato che sua figlia stava male e aveva urgente bisogno di denaro per delle presunte cure mediche. Ma i soldi erano in cassaforte che lei non era in grado di aprire. Da qui, pochi minuti dopo, alla sua porta hanno bussato un uomo e una donna che, fingendosi fabbri, hanno iniziato a forzare la cassaforte della sua abitazione in via Fontanarosa, nel tentativo di aprirla alla ricerca del denaro. La donna, insospettita dall’anomalia della situazione, ha avuto la lucidità di contattare subito il “112“, consentendo un rapido intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. I militari sono arrivati in pochi istanti riuscendo a bloccare in flagranza i due. Durante la perquisizione dell’auto da loro utilizzata, i Carabinieri hanno trovato arnesi da scasso, telefoni, utilizzati per raggirare le vittime e numerosi oggetti in argento, presunto provento di altri furti. L’uomo 54enne e la donna 50enne, entrambi romani, sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica, accompagnati presso le Aule di Piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi i domiciliari. Nel secondo caso, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato un 27enne della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di truffa ai danni di un’anziana. L’uomo è stato intercettato dai Carabinieri in via Laurentina, mentre usciva di corsa da un’abitazione con un atteggiamento sospetto. Fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di 800 euro in contanti e numerosi oggetti in oro per un valore stimato di circa 20.000 euro. Attraverso una serie di accertamenti, i Carabinieri sono riusciti in breve tempo a ricostruire l’esatta dinamica e ad individuare l’abitazione della vittima, una 90enne della provincia dell’Aquila, alla quale hanno immediatamente restituito la refurtiva. Le indagini, hanno consentito di accertare che l’uomo, pochi istanti prima, aveva telefonato all’anziana spacciandosi per un Carabiniere, raccontandole che la figlia era stata arrestata dopo aver causato un grave incidente stradale. Per evitarle il carcere, le aveva chiesto di consegnare denaro e gioielli ad un suo “incaricato”. Anche in questo caso, i militari, d’intesa con la Procura della Repubblica, dopo aver raccolto gravi elementi indiziari a carico del 27enne, lo hanno accompagnato presso le Aule di Piazzale Clodio, dove il giudice ha convalidato l’arresto e disposto, per lui, la custodia in carcere. SAN CESAREO, I CARABINIERI DENUNCIANO 3 PERSONE GRAVEMENTE INDIZIATE DEL REATO DI RICETTAZIONE. I Carabinieri della Compagnia di Palestrina (RM) hanno denunciato un uomo e due donne, ritenute gravemente indiziate dei reati di ricettazione e porto abusivo di strumenti atti allo scasso. In particolare, la sera di mercoledì scorso, i Carabinieri dell’aliquota Radiomobile della Compagnia, durante i continui controlli tesi a prevenire i reati predatori, hanno individuato e fermato un’auto sospetta, poi, risultata a noleggio, condotta da un uomo di 29 anni con a bordo due donne di 24 e 39 anni. Da un successivo controllo esteso all’interno del veicolo, i militari hanno rinvenuto circa 300 articoli per la pulizia e l’igiene personale, dei quali nessuno degli occupanti ha saputo fornire una valida giustificazione sulla provenienza, oltre a un attrezzo utile allo scasso. Tutti e tre gli occupanti del veicolo, già noti per precedenti specifici, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Tivoli. POMEZIA, APPARTATI IN UN GARAGE DELLA ZONA, UN UOMO, UNA DONNA E UN MINORENNE, ARRESTATI DAI CARABINIERI DOPO ESSERE STATI TROVATI CON OLTRE MEZZO CHILO DI HASHISH E 4.250 EURO IN CONTANTI. I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato tre persone, un 25enne romano, una 23enne italiana e uno straniero 17enne, gravemente indiziate del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella serata di ieri, infatti, nel corso di uno dei quotidiani servizi di pattuglia finalizzati alla prevenzione dei reati, nel centro abitato di Pomezia, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Pomezia, transitando nei pressi di via Singen hanno notato la presenza di alcune persone, già note, appartarsi nei garage della palazzina. A seguito di un controllo più approfondito, i Carabinieri a seguito della perquisizione personale hanno rinvenuto 260 euro in contanti, di vari tagli e all’interno della borsetta della donna, 535 gr. di hashish, che veniva bruscamente strappata dal giovane 25enne nel tentativo di darsi alla fuga a piedi, senza riuscirci, poichè, inseguito e, poi, bloccato dai militari dell’Arma che lo hanno poi messo in sicurezza. Anche il minore presente con loro, alla vista dei militari dava in escandescenze disfacendosi dei cellulari che possedeva. La perquisizione domiciliare ha, poi, permesso di rinvenire ulteriori 4.250 euro in contanti, una macchinetta conta soldi e una dose di hashish dal peso di 7 gr. Per i due, sono scattate le manette, in attesa del rito direttissimo mentre, il minore è stato condotto presso un centro di prima accoglienza di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO – Come segnalato da “Il Meteo“, tempo, ancora, in peggioramento, per le prossime ore, da Nord a Sud.
Rocco Becce
Direttore Editoriale
