In un periodo di grande emergenza “Covid–19“, massima attenzione sul territorio, in Basilicata, con controlli predisposti h24, dei militari dell’Arma dei Comandi Provinciali di Matera e Potenza, guidati rispettivamente dal Ten. Col. Samuele Sighinolfi e dal Colonnello Nicola Albanese.
A Montescaglioso, nella giornata di ieri, lunedì 4 maggio, i Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Matera e, per gli aspetti di propria competenza, alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Potenza, 7 ragazzi del posto, tra i 15 e 20 anni, ritenuti responsabili di danneggiamento seguito da incendio e getto di cose pericolose.
A seguito di una segnalazione di un incendio sviluppatosi durante la tarda serata, in località “Colle della Madonna del Buon Cammino”, i militari della locale Stazione sono intervenuti insieme alle unità antincendio della “Protezione Civile“, dove hanno provveduto prima a spegnere le fiamme e, poi, ad effettuare un sopralluogo.
Le immediate ricerche svolte dagli investigatori hanno permesso di individuare, ancora nelle vicinanze, cinque ragazzi.
Le successive attività, hanno portato a scoprire che i giovani, insieme ad altri due coetanei, rintracciati presso le proprie abitazioni, dopo essersi incontrati hanno appicato l’incendio e gettato un masso, di oltre 50 chili lungo la pendice di una scarpata, fortunatamente senza causare danni maggiori, considerato che sulla strada comunale sottostante, in quel momento non transitava nessuno.
Al gruppetto di “giocherelloni”, inoltre, è stata contestata anche la violazione del divieto di assembramento previsto dalle misure di contenimento dell’emergenza epidemica in atto.
6 persone sono state, invece, denunciate, a vario titolo, di truffa, tentata truffa e sostituzione di persona.
A Tito, un 39enne di Napoli ha attivato un contratto di telefonia con la società “Telecom”, fornendo i documenti di un’altra persona, vale a dire un’ignara vittima del luogo che, a distanza di tempo, si è resa conto dell’accaduto in quanto ha poi ricevuto una richiesta di recupero credito dell’importo di 290 euro, per il mancato pagamento di una fattura relativa alla citata fornitura.
Ad Acerenza, un 56enne dall’Abruzzo e un 24enne di origini nigeriane, dopo avere pubblicato l’annuncio su di un sito internet e avuto contatti con una persona del posto, interessato all’acquisto, sono riusciti a farsi accreditare, su di una carta di pagamento “Postepay”, la somma di 300 euro, per la vendita di pezzi di ricambio per auto, mai inviati.
A Marsico Nuovo, un 19enne residente in Lombardia, dopo avere pubblicato un’inserzione su un sito web, per la vendita di un’autovettura, ha contattato telefonicamente un pensionato, interessato all’acquisto.
Il malcapitato, dopo avere ricevuto dal venditore le copie della carta d’identità e carta di circolazione del veicolo, gli ha versato la somma di 580 euro, su carta “Postepay” a lui intestata, quale corrispettivo per il passaggio di proprietà del mezzo.
Il venditore, quindi, conseguito l’indebito profitto, non ha poi portato a compimento la compravendita dell’autovettura, rendendosi irreperibile.
A Latronico, un 28enne e un 20enne del napoletano, hanno contattato un’anziana.
Uno dei due si è spacciato per nipote della donna che le ha riferito che a breve sarebbe passato un corriere per consegnarle un pacco, ordinato dal parente, al quale avrebbe dovuto corrispondere la somma di denaro indicata sulla confezione.
La signora, però, insospettitasi, ha contattato la figlia, la quale le ha riferito che il vero nipote indicato non aveva effettuato alcun ordine. Il malfattore ha poi richiamato più volte la vittima, che, resasi conto del pericolo, ha sempre chiuso la conversazione.
Nei giorni scorsi, tenendo fede alla naturale vocazione verso i territori e alle persone più fragili, il personale dell’Arma potentina ha dato corso ad un ennesimo gesto di solidarietà distribuendo ad alcune famiglie davvero “speciali” mascherine protettive donate dall’associazione “Maruzza Basilicata Onlus” di Potenza, operante nel capoluogo di regione e in provincia.
Il personale volontario, infatti, si occupa da diverso tempo di fornire un supporto concreto a ben 57 nuclei familiari, i cui figli sono affetti da diverse patologie, croniche e addirittura rare, in modo da consentire loro di vivere una vita più normale possibile.
Nel giro di pochi giorni, è stata condivisa l’idea di raggiungere 19 famiglie presso i rispettivi domicili situati nelle cittadine lucane di Bella, Cancellara, Tito, Ruoti, Brienza, Pietragalla, Picerno e anche a Potenza, presso le quali sono state effettuate le consegne.
Si è trattato di semplici momenti, profondamente significativi, per condividere qualche sollievo e spensieratezza, con un sorriso, donato sopratutto ai bambini, che, in un momento molto particolare, hanno visto arrivare presso le loro abitazioni i Carabinieri a bordo delle autovetture in dotazione.
Donatina Lacerenza
Collaboratore