Da oggi, mercoledì 1 aprile, è consentito agli italiani di portare a passeggio i propri figli minori ed anziani, ma accompagnati da un solo genitore e sempre con la distanza di sicurezza di almeno un metro da ogni altra persona.
Sembra un Pesce d’Aprile, ai tempi del “Coronavirus“, ma non è così.
È incredibile, ma è tutto vero.
È quanto scritto e firmato in una circolare di ieri, dal Capo Gabinetto del Ministro dell’Interno, la lucana, Luciana Lamorgese, e trasmessa a tutti i Prefetti d’Italia che può essere interpretata in modo diverso.
Infatti, già oggi, sono state fermate delle mamme che avevano portato i propri figli in giro con il pallone in mano.
Sono spariti extracomunitari e prostitute dalle nostre strade, oltre all’inquinamento, ed era ora, ma sotto le nostre abitazioni, ovviamente non nei parchi, ville e aree giochi, che restano ancora chiusi, le piccole famiglie, come si evince più o meno dal documento, potranno farsi un giro intorno alle proprie abitazioni.
Per quel che mi riguarda, non solo mi sembra qualcosa di inaccettabile, ma anche abbastanza pericolosa, in un momento molto particolare per tutti, ma sopratutto per la tutela della popolazione che ora, invece, al contrario dei primi giorni di emergenza sanitaria, vuole restare ancora a casa, per maggiore sicurezza.
E in tv, su questo argomento, vi prego, siate più chiari tutti.
Siamo stufi di ospiti e politici di ogni area, “esperti del settore”, pagati anche bene, che dalla mattina alla sera dicono di tutto e di più, senza farci capire proprio nulla.
Questo è un momento in cui, invece, dovrebbe esserci più chiarezza ed aiuti alla popolazione, sopratutto dai sindaci che se la cantano e se la suonano tra loro e che alle prossime elezioni, sicuramente in tanti, dovranno tornare ai propri lavori, fuori dalla politica.
Questa è la circolare in oggetto:
“Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da “COVID-19″, applicabili sull’intero territorio nazionale. Divieto di assembramento e spostamenti di persone fisiche.
Chiarimenti.
Si fa seguito alle precedenti circolari concernenti le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica in atto, per fornire taluni chiarimenti in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento e di spostamenti di persone fisiche.
Al riguardo, occorre ribadire che la finalità dei divieti e delle limitazioni imposti dalle disposizioni adottate risiede nell’esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio.
In tale ottica, si inseriscono il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infracomunali, nonchè le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria.
Al riguardo, appare peraltro evidente come il perseguimento della predetta esigenza implichi valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete.
In questa ottica, il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza, ad esempio, case-famiglia.
In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, etc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo di mascherine e guanti.
Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purchè in prossimità della propria abitazione.
La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.
Nel rammentare che resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (fogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione.
Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute.
Si ricorda che, in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.
Nel pregare le SS.LL. di voler estendere le suddette indicazioni alle forze di Polizia, quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure in argomento e la ragionevole verifica dei singoli casi, si confida nella consueta collaborazione e si ringrazia”.
IL CAPO DI GABINETTO
Piantedosi
Rocco Becce
Direttore Editoriale