Tragedia in Basilicata all’alba di oggi, mercoledì 7 agosto, a Metaponto, frazione di Bernalda, in provincia di Matera.
Mentre i turisti si preparavano ad andare in spiaggia, una migrante di origine nigeriana, di 28 anni, è deceduta a causa di un incendio divampato, per cause in fase di accertamento, in uno dei due capannoni andati a fuoco dell’ex complesso industriale “La Felandina“, situato in contrada Mercuragno, lungo la “Strada Statale 407 Basentana”, occupati abusivamente da decine di immigrati di origine africana.
Oltre ai Vigili del Fuoco, che, intorno alle ore 9.30, hanno domato l’incendio, sviluppatosi alle ore 6.00 circa, è subito intervenuto il personale della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine, coordinati dal Questore della Provincia di Matera, Luigi Liguori.
Si tratta di un posto, dove, questa mattina erano presenti 250 migranti, ma che già da molti anni, vivono in condizioni disagiate e precarie decine di migranti impegnati periodicamente nella raccolta di vari prodotti nei campi agricoli della zona.
Un lavoro sottopagato che gli italiani, nonostante le tante necessità e mancanza di lavoro, non hanno alcuna voglia di fare e con una politica e sindacati di categoria che da anni pensano soltanto alle proprie poltrone invece di stabilizzare i tanti migranti che hanno invece di questa volontà per pochi euro al giorno.
La donna era in Italia per lavorare dignitosamente e sostenere i suoi due figli minorenni che vivono ancora all’estero.
Proprio nei giorni scorsi, a Potenza, come da link qui pubblicato, si era tenuto un incontro in Prefettura contro il caporalato, con tutte le istituzioni proposte, per cercare di dare una soluzione a questo problema irrisolto da anni, che oggi, purtroppo, ha fatto una vittima, in un settore dimenticato da tutti e che nessuno, di ogni area politica, ha almeno l’umiltà di vergognarsene un pochino.
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In ordine alla triste vicenda, come informa un comunicato stampa inviato della Questura di Matera, il Prefetto della città dei Sassi, Demetrio Martino, ha convocato subito dopo una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Rocco Becce
Direttore Editoriale