
Non è certamente la prima volta che si parla della triste situazione che attraversa il centro storico di Potenza.
Dopo alcune segnalazioni siamo saliti a verificare di persona alcune attività commerciali che hanno chiuso i battenti già da tempo, ma anche nelle ultime settimane.
Sarà la crisi che attanaglia il settore un pò ovunque, ma quello che abbiamo notato questa mattina, domenica 7 luglio, è qualcosa di incredibile.
Decine sono i negozi chiusi per sempre nella strada centrale che da via Caserma Lucania porta sino a Portasalza, nei vicoli è ancora peggio e turisti neanche a parlarne.
Un vero dramma per chi ha intrapreso questo lavoro in mancanza di un posto fisso, costretti a pagare fitti arrivati alle stelle.
Cosa può essere accaduto e quali potranno essere gli aiuti che il nuovo governo cittadino e regionale potranno dare al settore?
È una domanda da 1 milione di dollari che poniamo ora ai nuovi amministratori del centrodestra e alle varie associaziono preposte, rimaste spesso in silenzio, in attesa che qualcosa cambi davvero in meglio e a breve, altrimenti sarà davvero la fine di tanti sacrifici portati avanti da onesti commercianti che hanno sempre dovuto fare tutto da soli.
Vogliamo soltanto sperare che il centro storico sia rivitalizzato e rivalutato con nuove idee da parte di tutti gli interessati e controllato ancora più attentamente dalle forze dell’ordine, mentre intanto vi ricordiamo alcuni dati storici e significativi, legati alla nostra città, che non dobbiamo assolutamente dimenticare, pubblicati tempo fa su Google.
Potenza, con circa 70mila abitanti, il quartiere del centro storico, il punto più alto della città, che corrisponde a 819 metri sul livello del mare, mostra molte testimonianze del passato e della storia, si estende da Ovest a Est ed è percorso da via Pretoria, chiamata anche “la via dello struscio”.
Tempo addietro, fu restaurata la pavimentazione con grandi blocchi di pietra al posto degli antichi sanpietrini e negli ultimi mesi sono stati effettuati altri lavori dalla precedente amministrazione comunale.
Partendo da Ovest, si può osservare ciò che rimane del castello, la Torre Guevara, un tempo lazzaretto e, poi, ospedale civile e militare, restaurata in seguito ai danni causati dal terremoto del 23 novembre 1980 ed oggi adibita a luogo di eventi culturali periodici.
Proseguendo verso Est, in piazza Duomo, vi è la Cattedrale, dedicata al Santo Patrono della città, San Gerardo.
La chiesa, con a destra il Palazzo Vescovile, è un edificio neoclassico ricostruito nel XVIII secolo, dove all’interno è conservato un sarcofago d’epoca romana, dentro il quale sono racchiusi i resti del Santo.
Raggiungendo piazza Matteotti, chiamata anche piazza Sedile, sulla sinistra troviamo l’edicola di San Gerardo, costruita nel 1865 dallo scultore potentino Antonio Busciolano, dedicata al Santo Patrono della città.
Ai lati della strada principale, che taglia a metà il centro, troviamo vicoli che conducono in angoli caratteristici, è costeggiata da palazzi ed è la via più antica e importante del capoluogo lucano.
Proseguendo per via Pretoria, sulla destra, andando verso piazza Mario Pagano, si trova una delle chiese più antiche della città, la Santissima Trinità, ancora chiusa, dopo il tragico caso di Elisa Claps.
L’ingresso laterale, conserva sulla lunetta dell’arco, sopra l’ingresso, una tempera su tavola, raffigurante l’Annunciazione.
Al centro di via Pretoria, vi è piazza Mario Pagano, punto di ritrovo dei cittadini, sul quale si affacciano lo storico Teatro Comunale “Francesco Stabile”, il Palazzo del Governo e la chiesa di San Francesco.
Proseguendo verso Est, troviamo la chiesa di San Michele Arcangelo.
Infine, verso la fine di via Pretoria, a Portasalza, troviamo la chiesetta di Santa Lucia, Protettrice della vista, venerata il 13 dicembre con una Processione, che si svolge ogni anno per le vie del centro storico cittadino.
Rocco Becce
Direttore Editoriale