
In Basilicata continuano le lamentele da parte dei fruitori di buoni pasto e, noi, sempre attenti a tematiche che riguardano i consumatori, ancora una volta ce ne occupiamo.
Questo, sicuramente per non risolverli subito, ma almeno farli conoscere a chi è preposto ad un servizio diventato più che inutile, per le tante difficoltà che si incontrano, ma anche dannoso per i supermercati e le altre attività commerciali che si trovano a gestire periodicamente con spese pagate dopo diversi mesi.
Una storia legata senz’altro a lobby politiche del passato che creano grossi problemi ai tantissimi fruitori anche in giro per l’Italia.
Oggi, più che mai, la situazione è peggiorata e quasi più nessuno vuole sentirne parlare, per un sistema controproducente per tutti e i penalizzati sono i lavoratori delle aziende o degli uffici pubblici, alcuni hanno ricevuto anche una tessera magnetica, mentre sono premiati le società che emettono i ticket che presentano il maggiore sconto sul loro valore facciale che supera il 20%.
Era un business che fino a qualche tempo addietro, ristoranti, centri commerciali, risto-bar, certamente non rinunciavano, ma ora qualcosa è cambiato, forse anche per la crisi che attanaglia tutto il settore.
Il sistema è oramai consolidato, ma mai migliorato da chi dovrebbe occuparsene.
Il giorno dello scorso 1 aprile, sono stati consegnati i buoni pasti, tra l’altro arretrati di diverse mensilità, e mancanti anche altri periodi, che quasi più nessuno ne vuole sentire parlare.
Infatti i market li rifiutano quasi tutti o li accettano al 50%, o più raramente prendendo 70 centesimi su di una spesa di 7.00 euro, mentre le amministrazioni preposte a questo servizio continuano a fare orecchie da mercante, senza indicare neanche una lista dove presentarsi per poterli “barattare”.
Qualche componente RSU dei sindacati regionali ha tentato di occuparsene nei giorni scorsi, ma inutilmente e senza alcun risultato positivo sino ad ora, altri che abbiamo cercato di coinvolgere in questa storia vergognosa, hanno, invece, rinunciato, facendo finta di niente, perchè forse troppo impegnati a non preoccuparsi degli altri.
“Il sistema andrebbe cambiato e subito”.
Sono alcuni dei commenti ascoltati proprio in questi ultimi giorni dai dipendenti fruitori, seccati di tale situazione che si protrae oramai già da troppo tempo.
Intanto, nella tarda mattinata di oggi, martedì 16 aprile, si insedierà il nuovo governatore della Regione Basilicata, il Gen. Vito Bardi e, chissà, se tra i tanti probabili cambiamenti nella nostra amata, ma allo stesso tempo abbandonata regione, si cercherà di risolvere anche questo problema diventato un dramma portato avanti con i nostri soldi, ovviamente.
Rocco Becce
Direttore Editoriale