
Il lavoro nero è arrivato a livelli insopportabili in Italia e diverse sono le regioni colpite da una piaga inarrestabile, ma allo stesso tempo tenuta sotto controllo dall’attento lavoro quotidiano sul territorio da parte delle forze dell’ordine.
In Basilicata, a Matera, per favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari sul territorio nazionale, in flagranza di reato, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 aprile, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato un 51enne di origine cinese al quale è stata anche sospesa l’attività imprenditoriale per la fabbricazione di salotti.
Ad operare, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Matera, guidata dal dott. Fulvio Manco, a seguito di un’attività d’indagine che ha portato al controllo di un opificio del settore, ubicato nella zona PAIP, all’interno del quale sono stati scoperti 4 lavoratori clandestini, di nazionalità cinese, su un totale di 19 dipendenti.
I quattro, all’arrivo della Polizia hanno cercato di nascondersi addirittura tra le plastiche ed i telai utilizzati per la lavorazione ed il confezionamento dei divani, ma sono stati scoperti grazie al tempestivo intervento degli agenti, supportati dai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Centrale che ogni giorno operano nel capoluogo di regione e provincia.
All’esito dell’operazione, alla quale ha collaborato il personale dell’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro), diretto dal dott. Stefano Olivieri Pennesi, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari su disposizione del pm, dott. Salvatore Colella, mentre i lavoratori non in regola sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura dove hanno ricevuto la notifica del provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Inoltre, sono state accertate diverse violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale per un importo pari a 30mila euro circa e riscontrate violazioni in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro pari a circa 36mila euro.
Nel frattempo, come si legge da una nota dell’Ufficio Stampa della Questura materana, sono in corso ulteriori accertamenti per verificare anche la regolarità contributiva di tutto il personale.
Rocco Becce
Direttore Editoriale