Si ritorna ancora una volta a parlare di evasione fiscale e dopo alcune indagini della Guardia di Finanza, un rivenditore di autovetture è stato denunciato proprio per questo.
Si chiama G.C., ha 52 anni e risulta essere titolare di una ditta individuale di commercio di autovetture di lusso con la sua sede in Calabria, ad Altomonte, in provincia di Cosenza.
Adesso è indagato per evasione fiscale ed occultamento di documenti contabili.
I militari della Guardia di Finanza di Castrovillari, in merito, hanno eseguito un sequestro preventivo per un importo di circa 2,3 milioni di euro e per la successiva confisca, conti correnti, titoli di credito, beni immobili e numerose autovetture ancora intestate al commerciante, tra le quali anche potenti autovetture di rinomate marche tedesche.
L’attività condotta attentamente dalle Fiamme Gialle rappresenta l’epilogo di una complessa indagine in materia economico-finanziaria espletata su delega della Procura della Repubblica, coordinata dal Procuratore Capo, dott. Eugenio Facciolla e diretta dal Sostituto Procuratore, dott. Flavio Serracchiani.
Ciò è avvenuto a seguito di un ordinario controllo fiscale effettuato dai militari della Compagnia di Castrovillari, nei confronti dell’azienda che commerciava autoveicoli in prevalenza di grossa cilindrata e di note marche che ha interessato gli anni 2011, 2012 e 2013.
L’imprenditore è risultato evasore totale non avendo mai dichiarato ricavi per oltre 7 milioni di euro ed evadendo, inoltre, imposte per oltre 2 milioni di euro.
Il commercio delle autovetture, circa 250 quelle ricostruite, avveniva prevalentemente attraverso acquisti effettuati da Paesi europei, in particolare in Germania e la successiva rivendita, non dichiarata, avveniva in diverse regioni italiane, in particolare nel Lazio, Campania, Basilicata e Calabria.
Al fine di sottrarsi ai controlli ed impedirne la ricostruzione del volume di affari e dei redditi, l’imprenditore aveva provveduto a distruggere gran parte della documentazione contabile, un reato sanzionato fino a 6 anni di reclusione, mentre per l’omessa dichiarazione di imposte è previsto il carcere fino a 4 anni.
Rocco Becce
Direttore Editoriale