Nei giorni scorsi, in Lombardia, a Milano, è stata messa fine alla latitanza durata 7 anni del dott. Gaetano Polichetti, noto professionista di Roccapiemonte, in provincia di Salerno.
Condannato in primo grado alla pena di 12 anni di reclusione, con sentenza confermata in Appello, per i delitti di violenza sessuale aggravata dall’abuso della condizione di inferiorità psichica, perpetrati nei confronti di almeno 2 pazienti, il medico di 74 anni è stato catturato dai Carabinieri di Salerno e associato alla “Casa Circondariale San Vittore” di Milano.
Affermato psichiatra, il professionista utilizzava la terapia per costringere le sue pazienti a subire rapporti sessuali e a sottoporsi a pratiche degradanti, pensate un pò, per “permettere la discesa dello Spirito Santo”.
Nell’ambito di una mirata attività investigativa, avviata lo scorso febbraio e finalizzata alla sua ricerca, i militari dell’Arma hanno localizzato il ricercato al termine di diversi controlli sul territorio interessato, con il supporto di attività tecniche e dopo un pedinamento effettuato ai suoi familiari, iniziato a Roccapiemonte e conclusosi nel capoluogo lombardo.
In seguito al passaggio in giudicato, dopo la pronuncia della Corte di Cassazione che aveva confermato le precedenti statuizioni, beneficiò della prescrizione con riguardo ad una delle vicende in relazione alle quali era stato tratto a giudizio, fatto dal quale conseguì la riduzione della condanna a 6 anni di reclusione, rendendosi rreperibile dal 2011 ad oggi.
Le ricerche, estese anche all’estero, hanno avuto un forte impulso solo a partire dall’inizio del 2018, grazie all’intervento del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore.
Nel corso delle attività è emersa l’esistenza di una complessa rete familiare mobilitata al fine di proteggere la latitanza dell’uomo che, insieme alla moglie, utilizzava un numero imprecisato di documenti e di false identità, che gli hanno consentito, sino ad oggi, di godere indisturbato della libertà, come informa in una nota stampa il Procuratore Capo della Repubblica di Nocera Inferiore, Antonio Centore, nella foto.
L’arresto, avvenuto nella tarda serata di sabato scorso 9 giugno, ha colto di sorpresa lo stesso che insieme alla moglie occupava un appartamento situato nei pressi di piazzale Loreto, nel centro di Milano.
La coppia, marito e moglie, sono stati trovati in possesso dei seguenti documenti con nominativi falsi: 8 carte d’identità rilasciate dal comune di Poggiomarino, in provincia di Napoli; 1 passaporto cartaceo e 7 passaporti digitali rilasciati dalla Questura di Napoli; 4 patenti di guida; 3 tessere sanitarie e 4 tessere dell’Ordine dei Medici di Salerno.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale