In Basilicata, a conclusione di articolate attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Venosa, guidati dal Capitano Alessandro Vergine, all’alba di oggi, giovedì 31 maggio, è stata data esecuzione a due misure cautelari, con l’ausilio di personale della Compagnia di Cerignola e dello Squadrone Cacciatori Eliportato Sardegna.
Le indagini, svolte mediante classiche attività di osservazione e pedinamento hanno permesso di individuare i due indagati pugliesi di Cerignola, in provincia di Foggia, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso.
La mattina dello scorso 18 maggio, in Basilicata, a Lavello, in provincia di Potenza, presso la filiale della “Banca Popolare di Bari”, in via Dante Alighieri 133, i due nascosti da passamontagna e armati con taglierino, fecero irruzione nell’istituto di credito, “prelevarono” una somma di denaro di circa 5mila euro e si dettero alla fuga inseguiti dai Carabinieri.
Subito dopo, nei pressi di Canosa di Puglia, il 26enne censurato cerignolano, Francesco Strafile fu arrestato, mentre il complice riuscì a darsi alla fuga.
In seguito, furono visionate le telecamere di videosorveglianza e, infine, si è potuto giungere all’identificazione del secondo complice, il 39enne pregiudicato foggiano, Luciano Strafile, zio dell’arrestato, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Foggia, ma in permesso-premio al momento della rapina e che con la refurtiva, da allora, si era reso irreperibile.
Grazie alle accurate indagini svolte dai militari dell’Arma, il ricercato è stato individuato in uno stabile in disuso di proprietà comunale, situato nel centro di Cerignola, dove stava trascorrendo la sua latitanza, arrestato e, poi, condotto, presso la Casa Circondariale di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quanto all’altro indiziato, Francesco Strafile, gli è stato notificato il provvedimento restrittivo presso il carcere di massima sicurezza di Trani (BAT), dove si trovava già detenuto per la rapina, come informa una nota inviata in redazione dal Procuratore Capo della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale