
Il fenomeno prostituzione, inteso come vendita del proprio corpo, parte da molto lontano e negli anni sulle problematiche di questo argomento che riguardano sopratutto la città capoluogo di Potenza ne ho scritte di notizie corredate delle relative foto, una situazione che andava già da tempo contrastata, nonostante i controlli da parte delle forze dell’ordine, alcune persone segnalate e alcune “case” chiuse negli anni addietro in città, in tale ambito, ma come molto spesso la politica ha forse altro a cui pensare e finalmente dopo circa 7 anni di tali argomentazioni da me affrontate sui social network per il contrasto alla prostituzione e diverse segnalazioni fatte in più occasioni dal centrodestra cittadino, in particolar modo dal consigliere comunale, Giuseppe Giuzio, capogruppo di Fratelli d’Italia, arriva oggi venerdì 7 luglio, un’ordinanza del sindaco della città, Dario De Luca trasmessa pochi minuti fa dall’Ufficio Stampa del Comune, che pubblico di seguito integralmente.
“Prevenire e contrastare gravi pericoli cagionati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via”.
Questo l’oggetto dell’ordinanza contingibile e urgente emessa dal sindaco di Potenza Dario De Luca, sul fenomeno della prostituzione in città.
Il provvedimento prevede che da oggi e sino al prossimo 31 ottobre, per le esigenze di sicurezza pubblica descritte in narrativa, è fatto divieto a chiunque in via della Siderurgica – via dell’Elettronica – via della Chimica – via della Fisica – rione Bucaletto – parco Montereale – villa comunale di Santa Maria – sulla pubblica strada e in tutte le sue adiacenze soggette a pubblico passaggio e facilmente accessibili dalla pubblica via di
1) arrestarsi o di fermarsi, a piedi o con veicoli, anche temporaneamente, e contattare soggetti che sostano prolungatamente sulla pubblica strada o nelle sue adiacenze con atteggiamenti coerenti al fine di offrire prestazioni di meretricio, allo scopo di contrattare prestazioni sessuali, ma anche di intrattenersi per chiedere informazioni o per concedere ospitalità a bordo del proprio autoveicolo;
2) sostare sulla pubblica strada o nelle sue adiacenze assumendo atteggiamenti e adottando modalità comportamentali che manifestino in maniera inequivocabile l’intenzione di adescare o di esercitare l’attività di meretricio;
3) sostare ed occupare prolungatamente gli spazi pubblici delle vie sopra menzionate, senza causa o motivo, con modalità che possono incidere negativamente sulla libera e corretta fruizione degli spazi da parte della collettività, e renderne difficoltoso o pericoloso l’accesso.
Il sindaco, inoltre, dispone, che fermo restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, le violazioni alle disposizioni contenute al punto 1), al punto 2) e al punto 3) della presente ordinanza vengano punite con la sanzione da 25 a 500 euro ai sensi dell’articolo 7 bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e che sia ammesso il pagamento in misura ridotta;
a) che per le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza si applicano i principi e le procedure previsti dalla legge n. 689/1981 e successive modifiche ed integrazioni;
b) che, in alternativa all’assoggettamento alla sanzione stabilita per la violazione di cui al punto 2) della presente ordinanza, in coerenza con il dettato dell’art. 18 del D.Lgs. 25.7.1998 n. 286, le persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento ovvero in stato di particolare disagio, potranno essere avviate a programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale attivi sul territorio comunale per il loro recupero;
c) che entro il 31 ottobre prossimo vengano valutati gli effetti e l’efficacia della presente ordinanza.
L’atto, che è stato trasmesso a tutte le forze dell’ordine e agli altri organi competenti presenti sul territorio, in premessa ricorda come “l’esercizio su strada della prostituzione, diffuso, in particolare, in alcune aree del territorio comunale, pregiudica, come testimoniato dalla pluralità di segnalazioni in merito, la qualità della vita cittadina intaccando il senso del decoro urbano, generando disagio e allarme nella collettività, costituendo motivo di turbamento e fonte di insicurezza;
– che il protrarsi del fenomeno in questione, può agevolare e incrementare il diffondersi sul territorio Potentino di condotte correlate all’esercizio della prostituzione stessa, quali il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, la violenza sessuale, la riduzione in schiavitù e lo spaccio di sostanze stupefacenti, le quali non solo sono penalmente rilevanti, ma si rivelano anche pericolose per l’incolumità delle persone coinvolte in tali attività, spesso appartenenti fasce più deboli, nonchè lesive della loro dignità e fonte di ulteriore discriminazione;
– che l’occupazione prolungata della pubblica strada da parte di soggetti inequivocabilmente dediti alla prostituzione, comporta disagi anche per coloro i quali frequentano le aree in questione, a spiccata vocazione industriale, per ragioni di lavoro”.
Nel provvedimento, inoltre, si rileva che:
“il fenomeno e i conseguenti effetti di allarme e di pericolo per la sicurezza pubblica si manifestano, con particolare frequenza e intensità, nella stagione estiva, in concomitanza con temperature più miti e, in alcune strade dell’area industriale della città, ossia in via della Siderurgica, in via della Chimica, in via dell’Elettronica, in via della Fisica, nonchè al rione Bucaletto, nel parco Montereale e nella villa comunale di Santa Maria con la necessità e l’urgenza di intervenire, così, per impedire che il fenomeno possa ulteriormente intensificarsi ed estendersi determinando gli effetti pregiudizievoli per la sicurezza della collettività e per il decoro urbano sopra descritti”.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale
